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Neocatecumenali, l’approvazione degli Statuti

Il testo del Decreto del Pontificio Consiglio per i laici con l’approvazione «ad experimentum» degli Statuti del Cammino neocatecumenale (1 luglio 2002)

Il Cammino Neocatecumenale ebbe inizio nel 1964 fra i baraccati di Palomeras Altas, a Madrid, per opera del Signor Francisco (Kiko) Argüello e della Signorina Carmen Hernández, che, su domanda di quegli stessi poveri con i quali vivevano, cominciarono ad annunciare loro il Vangelo di Gesù Cristo. Con il passare del tempo questo kérygma si concretizzò in una sintesi catechetica, fondata sul tripode “Parola di Dio-Liturgia-Comunità”, che cerca di condurre le persone a una comunione fraterna e a una fede matura.

Questa nuova esperienza catechetica, nata nel solco del rinnovamento suscitato dal Concilio Ecumenico Vaticano II, incontrò il vivo interesse dell’allora arcivescovo di Madrid, S.E. Monsignor Casimiro Morcillo, che incoraggiò gli iniziatori del Cammino a diffonderla nelle parrocchie che lo richiedessero. Questa esperienza di evangelizzazione si diffuse così gradualmente nell’arcidiocesi di Madrid e in altre diocesi spagnole.

Nel 1968 gli iniziatori del Cammino Neocatecumenale giunsero a Roma e si stabilirono nel Borghetto Latino. Con il permesso di Sua Eminenza il Cardinale Angelo Dell’Acqua, allora Vicario Generale di Sua Santità per la Città di Roma e Distretto, si cominciò la prima catechesi nella parrocchia di Nostra Signora del Santissimo Sacramento e Santi Martiri Canadesi. A partire da quella data il Cammino si è andato diffondendo in diocesi di tutto il mondo e persino in paesi di missione.

Il Cammino Neocatecumenale si pone al servizio dei vescovi e dei parroci come itinerario di riscoperta del Battesimo e di educazione permanente nella fede, proposto ai fedeli che desiderano ravvivare nella loro vita la ricchezza dell’iniziazione cristiana, percorrendo questo cammino di conversione e di catechesi. Come ha scritto il Santo Padre, in tale processo un aiuto importante può essere dato anche da «una catechesi postbattesimale a modo di catecumenato, mediante la riproposizione di alcuni elementi del “Rituale dell’Iniziazione Cristiana degli Adulti”, destinati a far cogliere e vivere le immense e straordinarie ricchezze e responsabilità del Battesimo ricevuto» (Christifideles laici, n. 61).

Il Cammino – il cui itinerario è vissuto nelle parrocchie, in piccole comunità costituite da persone di diversa età e condizione sociale – ha lo scopo ultimo di portare gradualmente i fedeli all’intimità con Gesù Cristo e di renderli soggetti attivi nella Chiesa e credibili testimoni della Buona Novella del Salvatore ovunque. Il Cammino Neocatecumenale è inoltre uno strumento per l’iniziazione cristiana degli adulti che si preparano a ricevere il Battesimo.

Il Cammino si attua secondo le linee contenute nel Direttorio catechetico Cammino Neocatecumenale. Orientamenti alle équipes di catechisti (cfr. Statuti, art. 2, 2°), soggetto all’approvazione congiunta della Congregazione per la Dottrina della Fede, della Congregazione per il Clero e della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

A diverse riprese e in diversi modi il Santo Padre si è rivolto al Cammino Neocatecumenale per sottolineare l’abbondanza dei frutti di radicalismo evangelico e di straordinario slancio missionario che esso porta nella vita dei fedeli laici, nelle famiglie, nelle comunità parrocchiali, e la ricchezza delle vocazioni suscitate alla vita sacerdotale e religiosa, rivelandosi come un «itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni» (AAS 82 [1990] 1513-1515).

Nell’udienza concessa agli iniziatori e ai responsabili delle comunità neocatecumenali sparse nel mondo il 24 gennaio 1997, in occasione della commemorazione dei trent’anni di vita del Cammino, il Santo Padre aveva espressamente sollecitato la stesura degli Statuti, «un passo molto importante che apre la strada verso il suo formale riconoscimento giuridico da parte della Chiesa, dando a voi una ulteriore garanzia dell’autenticità del vostro carisma» (L’Osservatore Romano, 25 gennaio 1997, p. 4). Da quel momento gli iniziatori, accompagnati dal Pontificio Consiglio per i Laici, hanno iniziato il processo di elaborazione di una normativa statutaria atta a regolamentare la prassi e l’inserimento del Cammino Neocatecumenale nel tessuto ecclesiale.

Il 5 aprile 2001 con lettera autografa indirizzata a Sua Eminenza il Cardinale James Francis Stafford, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, il Sommo Pontefice, nel ribadire la suddetta esigenza, riconfermava la competenza di questo dicastero nell’approvazione degli Statuti del Cammino Neocatecumenale e affidava alla sua sollecitudine l’accompagnamento futuro del medesimo (cfr. L’Osservatore Romano, 17-18 aprile 2001, p. 4).

Pertanto:

Tenuto conto dei numerosi frutti spirituali apportati alla nuova evangelizzazione dalla prassi del Cammino Neocatecumenale – accolto e valorizzato nei suoi oltre trent’anni di vita in molte Chiese locali – segnalati al Pontificio Consiglio per i Laici da numerose lettere raccomandatizie di cardinali, patriarchi e vescovi;

Dopo attento esame del testo degli Statuti, frutto di un laborioso processo di collaborazione tra gli iniziatori del Cammino Neocatecumenale e il Pontificio Consiglio per i Laici, che si è avvalso del contributo apportato nell’ambito delle competenze loro proprie da diversi dicasteri della Curia Romana;

Vista l’istanza inoltrata a questo dicastero in data 5 aprile 2002 dal Signor Francisco (Kiko) Argüello, dalla Signorina Carmen Hernández e da Don Mario Pezzi, membri dell’équipe responsabile internazionale del Cammino Neocatecumenale, per sollecitare l’approvazione degli Statuti del Cammino Neocatecumenale;

Visti gli articoli 131 e 133, §§ 1 e 2, della costituzione apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana, il Pontificio Consiglio per i Laici

DECRETA

l’approvazione “ad experimentum” per un periodo di cinque anni degli Statuti del Cammino Neocatecumenale debitamente autenticati dal dicastero e depositati in copia nei suoi archivi. Ciò nella fiducia che queste norme statutarie costituiscano ferme e sicure linee guida per la vita del Cammino e siano un importante sostegno ai Pastori nel loro paterno e vigile accompagnamento delle comunità neocatecumenali.

Dato in Vaticano il 29 giugno 2002, solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli, Patroni dell’Alma Città di Roma.

James Francis Card. Stafford Presidente

Stanisław Ryłko Segretario