Vescovi Toscani

Elezioni, i tre inviti dei Vescovi toscani: informarsi, discernere, andare a votare

Lunedì 29 gennaio si è riunita all’eremo di Lecceto (Firenze) la Conferenza Episcopale Toscana. In apertura dei lavori il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze e Presidente della Conferenza Episcopale Toscana, ha riferito sulla recente riunione del Consiglio Episcopale Permanente. I Vescovi toscani hanno accolto con favore la proposta di un nuovo schema nell’organizzazione dei lavori del Consiglio permanente che prevede che ogni sessione sia aperta da una breve introduzione che metta a fuoco i temi di fondo della vita della Chiesa e del Paese, seguita dal confronto tra i membri del Consiglio, e un testo conclusivo del Presidente che raccolga il contributo collegiale. Una modifica, hanno notato i Vescovi toscani, che va nella direzione di uno stile sinodale oggi sempre più richiesto all’agire della Chiesa.

Nell’approssimarsi della scadenza elettorale, la Conferenza episcopale toscana ha incentrato la sua riflessione su tre azioni che vengono proposte ai cristiani come forma di buon esercizio della cittadinanza. Il primo invito è quello a informarsi con attenzione: in un’epoca di crisi dell’informazione e di diffusione delle cosiddette «fake news», è importante cercare la verità dei fatti, la correttezza delle opinioni e la reale sostenibilità delle promesse elettorali. Il secondo invito è a discernere tra le varie proposte, in un’ottica di ricerca sincera del bene comune. In questo senso, i Vescovi toscani si fanno eco di quanto proposto come priorità dal Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, nella sua prolusione al Consiglio Permanente: il lavoro «vera emergenza sociale»; la condizione dei giovani, «duramente provati nelle loro aspettative di vita»; l’urgenza di «aiutare, curare e sostenere, in ogni modo possibile, le famiglie italiane», con particolare attenzione al «Patto per la natalità» presentato dal Forum delle Associazioni Familiari; la cura «senza intermittenza» dei poveri e della difesa della vita: «due temi speculari, due facce della stessa medaglia, due campi complementari e non scindibili». Il terzo invito è quello ad andare a votare, come esercizio di responsabilità, superando la tentazione dell’astensionismo e della disaffezione.

I vescovi hanno fatto proprio anche l’invito del Cardinale Bassetti a ricucire la comunità ecclesiale, «esortandola a interpretarsi nell’orizzonte della Chiesa universale», e a ricucire la società, «aiutandola a vivere come corpo vivo che cammina assieme. Occorre riprendere la trama dei fili che si dipana per tutto il Paese con l’attenzione a valorizzarne le tradizioni, le sensibilità e i talenti». Il settantesimo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione ci richiama, in questo senso, a quei valori condivisi che sono alla base del nostro vivere civile e che devono guidare anche oggi la vita sociale e politica del nostro Paese. L’entrata in vigore della Costituzione, settant’anni fa, segnava anche l’inizio del percorso  che oggi vede l’Italia collocata nell’orizzonte più vasto dell’unione europea: un processo, quello dell’unità dei popoli europei, che ha visto tra i protagonisti grandi personalità animate da spirito cristiano. L’auspicio è che il loro pensiero illumini le scelte dell’Europa ancora oggi.

L’anno appena iniziato segna anche gli ottant’anni dall’entrata in vigore delle leggi razziali promulgate durante il regime fascista. Un anniversario che ci richiama l’impegno di tanti uomini e donne, tra cui diversi sacerdoti e vescovi che, a rischio anche della vita, su tutto il territorio toscano si prodigarono per salvare gli ebrei dalle persecuzioni e dalle deportazioni rendendo più leggero il bilancio di vite umane, che resta purtroppo comunque ingente, pagato in quegli anni dalle comunità ebraiche della Toscana, a cui rinnoviamo la nostra fraternità. Allo stesso tempo, questo anniversario ci invita a rinnovare il no ad ogni forma di razzismo e ad ogni discriminazione per motivi etnici o religiosi: un tema che richiede particolare attenzione di fronte al fenomeno delle migrazioni che tocca da vicino anche il nostro territorio.

I Vescovi hanno poi affrontato il tema della preparazione al sacerdozio. In ogni Diocesi è stato attivato l’anno propedeutico all’ingresso in Seminario, in ottemperanza alle indicazioni della Santa Sede, come periodo di verifica dal punto di vista umano e psicologico. È stata approvata una struttura regionale che opererà a servizio dell’anno propedeutico che si realizzerà a livello diocesano, integrando la formazione teologica e spirituale offerta in sede diocesana dal «sacerdote responsabile del propedeutico» che ogni vescovo dovrà individuare. Il coordinamento di questa struttura regionale è affidato Dr. Don Marco Baleani, Rettore del Seminario della diocesi di Massa Carrara – Pontremoli e psicologo, e al Prof. Stefano Lassi, psichiatra e psicoterapeuta. Il supporto alla formazione umana offerto da questo gruppo di esperti e consulenti si estenderà anche ai primi due anni di frequenza del Seminario.

Continua, in Toscana, l’attuazione della Lettera apostolica motu proprio «Mitis Iudex» di Papa Francesco sui processi di riconoscimento della nullità dei matrimoni. I Vescovi hanno preso atto con soddisfazione che l’impostazione data dalle Diocesi toscane nell’applicazione delle nuove norme corrisponde alle indicazioni che il Santo Padre ha dato durante l’incontro del 25 novembre scorso con i partecipanti al corso promosso dal Tribunale della Rota Romana. Continuano, in questo senso, le iniziative di coordinamento tra i Tribunali diocesani per uniformare l’approccio nella risposta alle richieste.

È stato approvato il progetto di aprire una riflessione che, mettendosi in ascolto della testimonianza lasciata da don Lorenzo Milani, di cui si è da poco celebrato il cinquantesimo anniversario della morte, porti l’episcopato toscano a esprimersi con un documento comune che metta in risalto il valore della parola e dell’educazione.

I Vescovi sono stati informati sul cammino che vedrà i giovani delle diocesi toscane convergere, nei giorni 11-12 agosto, a Roma per l’incontro con il Santo Padre come gesto espressivo dell’impegno di preparazione in vista del prossimo Sinodo dei Vescovi, dedicato a «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». I giovani toscani si riuniranno insieme a Pistoia, il 10 agosto, al termine di cammini organizzati nelle diverse diocesi, per confluire insieme a Roma

Il Commissario di Terra Santa per la Toscana, fra’ Mario Brena, ha incontrato i Vescovi ringraziandoli per l’impegno delle Diocesi toscane a sostegno delle comunità cristiane che vivono nei luoghi che videro l’esistenza terrena di Gesù, rinnovando l’invito ad incrementare i pellegrinaggi, come occasione di crescita personale e comunitaria ma anche come forma di aiuto e sostegno alle comunità cristiane che vivono in quelle terre.

Nell’avvicinarsi della Quaresima, i Vescovi toscani hanno rivolto a tutti i fedeli il richiamo a un cammino di conversione: questo tempo speciale, che è sempre accompagnato da gesti di carità, risvegli l’attenzione verso i fratelli meno fortunati e ci aiuti a superare quella che Papa Francesco chiama la «cultura dello scarto», combattendo ogni forma di avidità che raffredda  i nostri cuori.

I Vescovi hanno proceduto anche ad alcune nomine: padre Raffaele Mennitti, Vocazionista, Rettore del Seminario di Arezzo, è il nuovo Direttore del Centro Regionale Vocazioni. Sono stati rinnovati invece i mandati di don Andrea Lombardi (della Diocesi di Fiesole) Assistente regionale del Meic e di don Luca Albizzi (della Diocesi di Fiesole) Assistente regionale Agesci.