Vescovi Toscani

Dai vescovi toscani il no alla guerra. (Cet 30 settembre-1° ottobre 2002)

La Conferenza episcopale toscana, nei giorni 30 settembre e 1º ottobre, si è riunita a Lecceto (Firenze) per l’assemblea autunnale. Il presidente monsignor Alessandro Plotti ha formulato auguri affettuosi a monsignor Simone Scatizzi, vescovo di Pistoia, che celebra il 25º di episcopato e ha riferito sui lavori dell’ultimo Consiglio permanente della Cei. In questa pagina il testo del comunicato.

Appello per la paceI vescovi della Toscana, accogliendo i ripetuti e accorati appelli del Papa, si sono uniti alla preoccupazione del Santo Padre sia per i conflitti in atto, sia per quelli che potrebbero scatenarsi, e si sono uniti al suo invito alla preghiera. La Conferenza episcopale toscana ha poi affidato all’intercessione di Maria, regina della Pace, la ricerca delle vie del dialogo e della riconciliazione e ha lanciato un appello alla pace: «La pace è un bene prezioso e fragile: richiede un più incisivo ruolo delle istituzioni sovranzionali. L’Onu non può divenire succube degli stati economicamente e militarmente più forti; occorre un rilancio del diritto internazionale e il pieno riconoscimento di organismi come il tribunale penale internazionale. Solo a queste precise condizioni potranno avere luogo interventi militari intesi come operazioni di polizia internazionale. Occorre poi un’azione culturale per il superamento delle ideologie che alimentano la violenza in tutte le sue espressioni: la follia terroristica, la teoria e la pratica della guerra preventiva, le operazioni di ritorsione e rappresaglia, l’ulteriore liberalizzazione del commercio delle armi. Ricollegandoci all’insegnamento del Concilio Vaticano II, riteniamo necessario passare dalla legittimazione della guerra alla promozione della pace. La stessa garanzia della sicurezza non può essere accentuata unilateralmente: accanto alla vigilanza sulle situazioni che potrebbero originare nuovi conflitti, un futuro di pace per l’intera umanità richiede condizioni di maggiore giustizia distributiva planetaria e quindi progetti generosi e lungimiranti in cui le nazioni più ricche concorrano allo sviluppo economico, umano e sociale di quelle povere e poverissime». Il clero in ToscanaI vescovi hanno dedicato una particolare riflessione sulla vita del clero in Toscana. Prima di ogni altra considerazione confermano il loro apprezzamento, il loro affetto e la loro comprensione per la fatica e lo zelo con cui i presbiteri svolgono il loro servizio pastorale reso difficile e oneroso sia per il crescente calo numerico e invecchiamento sia per il contesto socio-culturale e religioso delle nostre popolazioni che respirano un clima di indifferenza, di relativismo, di scollamento dai valori tradizionalmente cristiani. Questo tema è stato introdotto con una relazione del vescovo delegato per i seminari e le vocazioni monsignor Diego Coletti. In questo quadro sono state suggerite alcune attenzioni particolari: alla esperienza di una vera vita fraterna nei presbiteri diocesani, alla cura della vita interiore e all’aggiornamento teologico, culturale, pastorale, alla maturazione di una più profonda sensibilità di comunione e di missionarietà nella vita ecclesiale delle comunità. Tutto questo potrà essere motivo di nuovo slancio nella esperienza concreta di tanti sacerdoti. I vescovi hanno anche espresso la speranza che la vita evangelica e l’amore pastorale di tanti preti diventino richiamo vocazionale per molti giovani che il Signore chiama a vivere e servire la Chiesa come gli apostoli. Nuova sede «ogl»I vescovi hanno effettuato parte dei loro lavori presso la sede dell’Osservatorio giuridico-legislativo in San Paolino a Firenze, ospitata dai padri Carmelitani. L’attenzione della Cet a questo nuovo organismo indica la volontà dei vescovi di non trascurare gli iter legislativi che riguardano molte materie attinenti la vita delle comunità ecclesiali in maniera da cogliere le opportunità e da intervenire in modo propositivo. I catechistiIl ministero di catechista occupa, nella Chiesa, un posto speciale tra i tanti ministeri. All’inizio dell’anno pastorale 2002-2003, i vescovi della Toscana salutano i catechisti che guidano gruppi di adulti alla riscoperta del volto del Signore Gesù. Salutano, con riconoscenza, i tanti catechisti che introducono all’esperienza di fede le giovani generazioni, spesso disorientate dai tanti messaggi che ricevono, poveri di prospettive di fede. I catechisti, insieme con i loro parroci, coordinati con altri catechisti nell’ambito delle zone pastorali o dei vicariati, e in linea con le iniziative e le direttive della diocesi, curino particolarmente l’aggiornamento e l’approfondimento dei contenuti e dei metodi catechistici e si sostengano nell’impegno di vivere e testimoniare con chiarezza la propria fede. Con l’augurio che la luce del Signore doni a tutti i catechisti l’entusiasmo e la consapevolezza di essere dei chiamati a una grande missione. Giornata missionariaA proposito della prossima Giornata missionaria mondiale, che si celebrerà domenica 20 ottobre, i vescovi raccomandano alle comunita cristiane di prendere coscienza del fatto che l’annuncio del Vangelo a tutte le creature è il primo e fondamentale impegno di ogni battezzato. I vescovi invitano quindi tutti i credenti a pregare e sostenere con le offerte i sacerdoti, i religiosi, le religiose e i laici che operano in terra di missione.