Vescovi Toscani

«Famiglia al centro nella vita delle parrocchie». Comunicato Cet (26-27 gennaio 2004)

I vescovi della Toscana si sono riuniti presso l’eremo di Lecceto (Firenze) nei giorni 26 e 27 gennaio per la sessione invernale della Conferenza Episcopale Toscana. In apertura, l’Arcivescovo di Pisa mons. Alessandro Plotti, presidente della Cet e vicepresidente della Cei, ha riferito sui lavori dell’ultima seduta del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana. I Vescovi toscani si sono uniti all’appello del Santo Padre per una educazione alla pace, contenuto nel messaggio per la Giornata Mondiale per la Pace, e hanno richiamato le preoccupazioni espresse dal recente messaggio della Cei per la Giornata per laVita («Senza figli, non c’è futuro»).

La famigliaLa Conferenza Episcopale Toscana ha quindi affrontato il tema della famiglia, ascoltando la relazione del vescovo di Pistoia mons. Simone Scatizzi che si è soffermato in particolare sul rapporto fra le parrocchie e la famiglia. Rilevata la dimensione ecclesiologica della famiglia cristiana, in quanto articolazione di base della Chiesa – Chiesa universale, Chiesa Particolare, Parrocchia, Chiesa domestica – i Vescovi hanno evidenziato che non è pensabile una pastorale, come ha sottolineato spesso Giovanni Paolo II fin dalla Familiaris Consortio, e come ha ribadito il recente Direttorio di Pastorale Familiare della Cei, senza tener presente la famiglia. Programmare una pastorale solo per il singolo, uomo o donna, giovane o anziano, significa impoverire il senso ecclesiale della pastorale medesima. Pertanto la Parrocchia dovrebbe essere uno «spazio comunitario» dove viene ripresentato continuamente «il Vangelo del matrimonio e della famiglia». Matrimonio come sacramento, famiglia come vocazione.Inoltre la parrocchia dovrebbe mettere in atto tutte quelle forme ed attività che hanno come «oggetto» la famiglia, per aiutarla, sostenerla, formarla ai valori della comunione e agli impegni dell’educazione.

Occorre, però, che la parrocchia si preoccupi di valorizzare la coppia e la famiglia anche come «soggetto» di pastorale, in tutti quei settori in cui la famiglia ha la competenza, il diritto e il dovere di collaborare. Sarà necessario pertanto adottare, partendo eventualmente da un piccolo gruppo, tutte quelle iniziative previste dal Direttorio per la formazione degli operatori.

Giovani e politicaI Vescovi hanno accolto con piacere la relazione sul Convegno regionale dei giovani, che si è tenuto a Lucca domenica 18 gennaio sul tema: «i giovani, la politica e il bene comune; senza impegno socio-politico vivo lo stesso?». I giovani hanno risposto con maturità sia alla relazione introduttiva del mattino, sia alla tavola rotonda, che si è svolta nella sala del Consiglio provinciale, animata da alcuni cattolici impegnati in politica. Hanno ben impressionato le domande rivolte dai giovani ai relatori e la disponibilità ad approfondire in futuro il tema dell’impegno socio-politico. Insegnanti di religioneL’assemblea ha anche rivolto l’attenzione all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole. Tenendo conto con soddisfazione della legge n. 186 del 18 luglio 2003 sullo stato giuridico degli insegnanti di religione, i Vescovi hanno ribadito l’importanza del collegamento fra le diocesi della regione e la necessità di un rapporto sempre più stabile con le autorità scolastiche e amministrative. Ciascun vescovo è stato poi invitato a seguire con attenzione, mediante i rispettivi uffici diocesani, la nuova situazione che verrà presto a determinarsi con l’immissione in ruolo di molti insegnanti di religione, in modo da aiutare la formazione non solo professionale ma anche spirituale degli insegnanti stessi, favorire un loro più sistematico rapporto con i responsabili della pastorale scolastica, curare un nuovo rapporto con i dirigenti scolastici locali.

Ai giovani e ai genitori, i Vescovi fanno appello perché accettino volentieri di avvalersi e di far avvalere i propri figli dell’insegnamento della religione cattolica, potendovi trovare un valido e specifico contributo alla loro formazione culturale e umana. L’auspicio è quello di poter avere una sensibile ripresa nella fruizione dell’insegnamento della religione cattolica, in modo che anche la Toscana raggiungere gli indici di frequenza che caratterizzano altre regioni tradizionalmente più sensibili a questo servizio.

Le povertàLa Conferenza Episcopale Toscana ha preso visione del Dossier sulle povertà «In ascolto dei bisogni del territorio». Si tratta di una ricerca sociologica curata dall’Osservatorio regionale Caritas, che ha raccolto i dati sui bisogni e sullo stato di povertà delle persone che si rivolgono ai Centri d’ascolto diocesani Caritas della Toscana. L’indagine rivela un universo variegato di persone in stato di necessità: molti stranieri (provenienti da ben 62 Paesi), padri di famiglia, ma soprattutto donne. Più della metà non hanno il permesso di soggiorno e il venti per cento è senza fissa dimora. Nuove nomineI Vescovi della Toscana hanno nominato:mons. Italo Benvenuto Castellani, Arcivescovo coadiutore dell’Arcidiocesi di Lucca, delegato per la pastorale vocazionale;mons. Claudio Maniago, Vescovo ausiliare di Firenze, delegato per il culto divino;don Gino Biagini, dell’Arcidiocesi di Pisa, Vicario Giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Etrusco;mons. Marco Pierazzi, della Diocesi di Fiesole, assistente dell’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira.Hanno inoltre confermato Gabriele Pecchioli Presidente dell’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira.