Vescovi Toscani

Comunicato Cet: Quattro parole d’ordine per la pastorale vocazionale

I Vescovi della Toscana si sono riuniti nei giorni 30 e 31 gennaio scorsi per la sessione invernale della Conferenza Episcopale Toscana. In apertura di seduta, hanno rivolto i loro auguri all’arcivescovo di Pisa mons. Alessandro Plotti, presidente della Cet, per il 25° anniversario di ordinazione episcopale, recentemente celebrato. Mons. Plotti ha quindi riferito dei lavori del Consiglio Permanente della Cei.

Comunicare il VangeloI Vescovi hanno dedicato ampio spazio alla riflessione e al confronto sul tema della pastorale parrocchiale, da orientare sempre più verso la missionarietà e la capacità di portare l’annuncio di Cristo ai tanti che non hanno fede o non fanno più riferimento alla comunità cristiana nel loro cammino culturale e sociale. Il tema è stato introdotto da mons. Alessandro Plotti, in una relazione che ha messo in evidenza la necessità di contestualizzare l’esperienza cristiana nell’attuale situazione socio-culturale dominata dalla secolarizzazione, di intensificare l’impegno formativo per tutti i componenti il Popolo di Dio, di trasformare le parrocchie in comunità vivaci dove si incarna il Vangelo nell’accoglienza, nel dialogo e nell’apertura ai problemi del territorio, di promuovere un ruolo sempre più coraggioso ed efficace dei laici come responsabili, nella loro autonomia, dell’edificazione del Regno di Dio nelle realtà culturali, sociali e politiche. Sullo sfondo di questa riflessione sta il Convegno ecclesiale che si terrà a Verona nel prossimo ottobre, che dovrà portare una rinnovata presa di coscienza del ruolo di servizio che le Chiese che sono in Italia desiderano sviluppare per la società tutta, affinché il Vangelo della speranza possa illuminare e sostenere lo sviluppo globale del nostro paese. Pastorale vocazionaleL’Assemblea Straordinaria dei Vescovi italiani, svoltasi ad Assisi nel novembre scorso, ha approfondito il tema della «formazione dei nuovi presbiteri». Questo tema richiama l’impegno delle nostre Chiese all’annuncio del «Vangelo della Vocazione», quindi della proposta e dell’accompagnamento vocazionale delle giovani generazioni. Anche i Vescovi della Toscana hanno sentito l’urgenza di riproporre alle loro Comunità – a cominciare dalla testimonianza e dall’impegno dei sacerdoti, dei religiosi e delle religiose, dei consacrati e consacrate e di tutti gli educatori alla fede delle nostre comunità cristiane – un rinnovato impegno per la pastorale vocazionale, con una particolare attenzione all’annuncio, proposta e accompagnamento delle vocazioni al sacerdozio. La vocazione ed il ministero sacerdotale, chiamato essenzialmente nella comunità ecclesiale a spezzare il pane dell’Eucaristia, garantisce al popolo di Dio la sorgente per il nutrimento di tutte le vocazioni che sono di Dio alla sua Chiesa. L’impegno della pastorale vocazionale scorre da sempre su quattro percorsi che, in questo momento della vita delle nostre Diocesi che stanno soffrendo per la mancanza di risposte vocazionali alla voce di Dio che non ha smesso certo di chiamare, corrispondono ad altrettanti «mandati» che i vescovi riaffidano con speranza alle Diocesi: pregare, testimoniare, evangelizzare, chiamare.

Sul versante del «pregare», consapevoli che la preghiera va a «bussare» alla sorgente di ogni vocazione che è Dio e allo stesso tempo rende il cuore dell’uomo capace di dire il suo «Eccomi!», i Vescovi chiedono ai genitori che – oltre alla preghiera in famiglia e la partecipazione all’incontro con il Risorto nell’Eucaristia domenicale insieme ai propri figli – non facciano mancare la loro personale preghiera quotidiana per la vocazione dei figli. Le Comunità cristiane, tenendo fermo l’impegno dell’adorazione eucaristica vocazionale ogni primo giovedì del mese – che in diverse Comunità costituisce da sempre un impegno molto sentito – si attiveranno in comunione con il Centro Diocesano Vocazioni a favorire itinerari di preghiera, di evangelizzazione e di chiamata rivolti rispettivamente ai fanciulli, adolescenti e giovani.

Fare proposte vocazionali ai giovani d’oggi significa essenzialmente indicare un «cammino spirituale», ovvero un cammino di fede vocazionale. In proposito è valido il seguente principio: «quando le condizioni esistono, non è mai troppo presto per rivolgere la proposta vocazionale. L’importante è che non giunga troppo tardi».

La direzione spirituale, come ministero a cui invitiamo soprattutto i sacerdoti ad offrire tempo e cuore, accanto ad un cammino di fede comunitario, resta un servizio indispensabile per i ragazzi e i giovani in vista di un serio discernimento e decisione vocazionale.In occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni sacerdotali e religiose, che si celebra il prossimo 7 maggio, come segno di comunione, in tutte le Diocesi di Toscana si celebri una Veglia di preghiera con adorazione notturna (preferibilmente nella vigilia della Giornata) con la presidenza del Vescovo. La Giornata del MalatoIn vista della Giornata Mondiale del Malato che la Chiesa celebra sabato 11 febbraio, festa della Beata Maria Vergine di Lourdes, i Vescovi toscani hanno rivolto il loro pensiero a quanti vivono nella malattia e nella sofferenza, ai loro familiari, agli operatori del mondo della sanità. Il tema «Alla scuola del malato», proposto dalla Cei per la preparazione e la celebrazione della Giornata, invita le comunità cristiane, ma anche le istituzioni civili, a ripensare e a migliorare la cura della salute e a riscoprire che la salute non è esclusivamente un problema medico, ma è strettamente collegata a condizioni di natura culturale, sociale e spirituale. I Vescovi toscani hanno fatto riferimento anche al messaggio del Santo Padre, che pone l’attenzione in particolare sulla drammatica realtà del disagio mentale che «colpisce ormai – scrive il Papa – un quinto dell’umanità e costituisce una vera e propria emergenza socio-sanitaria». Associandosi alle parole di Benedetto XVI, i Vescovi toscani ricordano alle persone provate dalla malattia che «la Chiesa, specialmente mediante l’opera dei cappellani, non mancherà di offrirvi il proprio aiuto, essendo ben consapevole di essere chiamata a manifestare l’amore e la sollecitudine di Cristo verso quanti soffrono e verso coloro che se ne prendono cura». Le nomineDurante la sessione invernale della Conferenza Episcopale Toscana, I Vescovi hanno provveduto a nominare gli incaricati per le Commissioni regionali.

• Beni Culturali: Mons. Waldo Dolfi (Pisa)

• Clero: Don Simone Pestelli (Firenze)

• Diaconato permanente: Don Mario Landi (Firenze)

•Culto divino: Don Fabrizio Ilari (Montepulciano-Chiusi-Pienza)

•Cultura e comunicazioni sociali: Don Alessandro Andreini (Fiesole) e Riccardo Galli (Firenze)

•Dottrina della Fede, annuncio e catechesi: Mons. Simone Giusti (Pisa)

• Ecumenismo e dialogo interreligioso e migrazioni: Don Rino Perbellini (Firenze)

•Evangelizzione dei popoli e cooperazione tra le Chiese: P. Carlo Uccelli (Massa Marittima-Piombino)

•Laicato:• Consulta laicale: Alberto Toccafondi (Prato)• Pastorale Giovanile: Marco Cerruti (Firenze)

• Osservatorio Giuridico: Don Giovanni Momigli (Firenze)

• Pastorale della Famiglia: Don Lorenzo Lenzi (Prato) e coniugi Manzati (Firenze)

• Scuola• Pastorale Scolastica: mons. Carlo Stancari (Prato)• Insegnamento della Religione e Scuola Cattolica: Barbara Pandolfi (Pisa)

• Pastorale sociale, lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato: mons. Pierluigi Milesi (Prato)

• Pastorale Universitaria: Don Severino Dianich (Pisa)

• Seminari: mons. Nedo Mannucci (Prato)

• Servizio della Salute: P. Renato Ghilardi (Firenze)

•Sostegno alla Chiesa: Paolo Giannini (Montepulciano-Chiusi-Pienza)

• Turismo, Sport, Tempo Libero e Pellegrinaggi: Carlo Grassi (Firenze)

•Vita Consacrata: Sr. Daniela Capaccioli (Firenze)

• Pastorale Vocazionale: Don Franco Brogi (Fiesole)