Vescovi Toscani

Crisi economica: i Vescovi vicini alle famiglie

Pubblichiamo il testo integrale del comunicato sui lavori della Conferenza episcopale toscana tenutasi il 29 e 30 settembre 2008 all’Eremo di Lecceto.

I  Vescovi toscani si sono riuniti lunedì 29 e martedì 30 settembre 2008 all’eremo di Lecceto (Firenze) per la sessione autunnale della Conferenza Episcopale Toscana. I lavori si sono aperti con i saluti affettuosi al Cardinale Ennio Antonelli, che per l’ultima volta ha presieduto l’Assemblea. Come già avvenuto al momento della nomina a Presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, i Vescovi Toscani hanno inteso rinnovargli i sentimenti della più viva gratitudine per la saggezza, la competenza e la cura con cui ha guidato la Conferenza Episcopale Toscana e gli hanno assicurato di accompagnarlo con la preghiera nel nuovo, importante incarico.

I Vescovi hanno anche espresso il loro benvenuto al nuovo Arcivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori, nell’imminenza dell’inizio del suo ministero episcopale nel capoluogo toscano: durante l’assemblea è stato letto il messaggio fraterno che mons. Betori ha voluto mandare alla Conferenza Episcopale Toscana, in attesa di poter essere presente di persona alla prossima assemblea, il 9 e 10 febbraio 2009.

In questo particolare frangente così delicato per l’economia mondiale, i Vescovi esprimono la loro vicinanza alle tante persone e famiglie che vivono situazioni di difficoltà e di bisogno. I più deboli e i più poveri si trovano oggi a pagare un prezzo molto alto a causa delle irresponsabili speculazioni, delle gravi turbolenze finanziarie e dei loro effetti perversi sui prezzi degli alimenti e dell’energia. Le Chiese della Toscana, mentre rilevano l’urgenza di un ripensamento più complessivo degli obiettivi, degli assetti e dei meccanismi economico-finanziari che regolano lo sviluppo, guardano con favore a tutte quelle iniziative che da subito possono offrire sostegno e conforto alle famiglie, che faticano a fronteggiare gli effetti della crisi.

I Vescovi toscani intendono inoltre ricordare a tutti la drammatica situazione dei cristiani dell’India, specialmente nello Stato dell’Orissa. Una campagna di violenze iniziata lo scorso 24 agosto e non ancora terminata, ha portato ad uccisioni, alla distruzione di chiese, case, scuole e centri sociali e ha spinto alla fuga migliaia di persone. La Conferenza Episcopale Toscana manifesta la sua piena solidarietà alle chiese sorelle dell’India e si associa alla denuncia espressa dai Vescovi di quella grande nazione.

In concomitanza con l’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che avrà luogo fino al 26 ottobre 2008 sul tema «La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa», i Vescovi toscani sottolineano la centralità dell’ascolto della Parola di Dio nella vita cristiana e per questo incoraggiano ogni sforzo teso a favorire una più diffusa conoscenza della Bibbia.

Infine, all’inizio del mese di ottobre dedicato alle Missioni, rivolgono il loro grato pensiero ai tanti missionari toscani (sacerdoti diocesani, religiosi e religiose, laici) impegnati per il Vangelo nei vari continenti, e alle tante Chiese con le quali sono stati avviati legami di scambio e di cooperazione.

I lavori dell’Assemblea sono poi proseguiti con una riflessione sul tema della «emergenza educativa»: questione di estrema importanza e di grande attualità che coinvolge tutta intera la società. Nelle Diocesi, il tema già viene affrontato in diversi piani pastorali. Dopo il primo approccio avvenuto in un precedente incontro, i Vescovi hanno pertanto deciso di farne motivo di ulteriore approfondimento. L’argomento sarà affrontato partendo dal confronto con alcuni osservatori qualificati e dalla conoscenza di particolari percorsi educativi già attivi nella nostra regione, in modo da accompagnare la riflessione ecclesiale con un dialogo aperto ad ogni persona o Istituzione a cui stia a cuore l’educazione.

Sono state inoltre affrontate altre questioni rilevanti. La tutela e la salvaguardia dell’immenso patrimonio storico e artistico dei beni culturali ecclesiastici desta non poche preoccupazioni. La Toscana è una delle regioni più ricche di opere di straordinaria bellezza, importanti sia dal punto di vista culturale che religioso: un patrimonio enorme da custodire con cura e valorizzare anche a vantaggio dell’intera collettività. Ciò richiede un impiego crescente di risorse umane ed economiche che si fa di giorno in giorno più problematico per le singole Chiese e in ordine al quale quindi si auspica una effettiva vicinanza anche da parte delle Istituzioni pubbliche.

La celebrazione in regione della giornata nazionale del migrante e del rifugiato, il prossimo 18 gennaio a Firenze, vedrà particolarmente impegnate le Chiese della Toscana. Il problema merita di essere preso in seria considerazione anche di fronte ai tristi fenomeni di intolleranza che negli ultimi tempi purtroppo si segnalano con una certa frequenza. L’avvicinarsi dell’appuntamento richiama le Diocesi della regione ad una riflessione sulla presenza dei migranti sul nostro territorio: una presenza che interpella la coscienza dei cristiani e che chiede risposte in campo caritativo, sociale e politico.

Il progetto della «via Francigena» infine. Un’occasione significativa e di notevole interesse in ognuno dei suoi molteplici aspetti. Non ultimo per l’apertura di un sistema di «ospitali» lungo il tratto toscano della Via, che favorisca la riscoperta, in chiave spirituale, di questo antico itinerario da parte di un numero sempre crescente di pellegrini. L’arcivescovo di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino, mons. Antonio Buoncristiani, avrà in via temporanea il compito di seguire lo sviluppo di questa iniziativa.