Prato
Prato, 30 anni fa i primi diaconi permanenti
Erano accompagnati dalle loro famiglie: le rispettive mogli e figli. Durante il rito, particolarmente emozionante fu il momento della prostrazione, dove, accanto agli ordinandi stavano le mogli genuflesse: Anna, Teresa, Fiorella, Lia e Livia. «Erano chiamate ad essere donne credenti, innamorate e coinvolte nell’opera dei propri mariti-diaconi, il loro coinvolgimento sarebbe consistito nell’essere di sostegno, stimolo e consiglio ai propri mariti, sopratutto nel tempo che essi avrebbero dedicato al servizio ministeriale», spiegano i cinque diaconi ancora oggi impegnati in altrettante parrocchie. Barsotti alla Pietà, Ramponi al Soccorso, Bruni alla Castellina, Palumbo a Maliseti e Bini, che fa parte del Cammino Neocatecumenale, è in missione in Francia.
Il trentesimo anniversario è stato ricordato lo scorso 7 gennaio nella chiesa di Santa Maria della Pietà con una messa presieduta da don Marco Barbani, responsabile diocesano per il diaconato e i ministeri. Alla celebrazione erano presenti quattro dei cinque primi diaconi, mancava Roberto Bini, e poi c’erano altre tre diaconi ordinati negli anni successivi: Claudio Matteucci, Raffaele Lacerenza e Pierfrancesco Ciardi. Attualmente sono 23 i diaconi permanenti presenti in diocesi di Prato. Ricordiamo anche Giorgio Puccini, in servizio a Figline, e Luigi Abbachini, terziario carmelitano, che sono scomparsi.