Prato
«Mi ricordo il vostro bellissimo pulpito!»
I pullman sono partiti alle 3 del mattino, ma nonostante la levataccia l’atmosfera era già elettrica. Emozionati e desiderosi di vedere nuovamente da vicino Papa Francesco, i cinquecento pratesi hanno vissuto con gioia il pellegrinaggio diocesano a Roma. Insieme al vescovo Franco Agostinelli, al vicario Nedo Mannucci, a sedici sacerdoti diocesani e a numerosi diaconi, la comitiva si è recata in Vaticano per partecipare all’udienza generale di mercoledì 18 maggio. In piazza San Pietro, i pratesi erano la rappresentativa più numerosa, superiore ai tantissimi polacchi arrivati nella città santa nel giorno del compleanno di Giovanni Paolo II, nato proprio il 18 maggio del 1920. Da Prato erano presenti anche il sindaco Matteo Biffoni, insieme agli assessori Daniela Toccafondi e Mariagrazia Ciambellotti, il prefetto Maria Laura Simonetti e alcuni rappresentanti delle categorie economiche e sindacali: Alfredo Dolfi di Confesercenti, Veronica Scopelliti del Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio, Stefano Bellandi della Cisl e Alessandro Fabbrizzi della Cgil.
LE PAROLE DI FRANCESCO AI PRATESI
La città del lavoro, «la comunità-laboratorio di convivenza, di laboriosità, di intraprendenza, di solidarietà e di spiritualità», come fu descritta da monsignor Agostinelli nel proprio saluto al Papa in visita a Prato, si è così presentata di nuovo davanti al Pontefice. Con il Vescovo, il Sindaco, il Prefetto, Bellandi (Cisl) e Scopelliti (Camera di Commercio) che hanno avuto modo di avvicinare personalmente il Santo Padre partecipando al baciamano. Il Presule ha portato in dono a Francesco il libro fotografico realizzato dalla Diocesi in occasone della storica mattinata del 10 novembre. «Mi ricordo bene di Prato, del vostro bellissimo pulpito e della piazza piena di persone venute a salutarmi», ha detto Francesco a mons. Agostinelli e a Biffoni quando si è avvicinato a loro al termine dell’udienza.