Il legame tra Prato e Carbonin esiste da 50 anni, quando la Diocesi di Prato acquistò due alberghi in quella splendida località delle Dolomiti a metà strada tra Dobbiaco e Cortina.Oggi, quelle che un tempo venivano chiamate le «case del vescovo» si apprestano a iniziare una nuova vita. Dopo la completa ristrutturazione degli edifici, che ha reso le due strutture moderne, accoglienti e funzionali a ogni tipo di vacanza, a Carbonin arriva una nuova gestione, ma questa volta non più «interna» come avvenuto fino a oggi. La Diocesi, che resta proprietaria dei due alberghi, conosciuti con il nome di «Croda Rossa» e «Santa Caterina», ha stretto un accordo con Anghel Hotels, un gruppo specializzato nella cura e gestione di strutture ricettive di alto livello. Ciò non significa che Carbonin, considerata tra le perle delle Dolomiti, si appresta a diventare un posto esclusivo, l’idea della Diocesi è quella di continuare a garantire l’utilizzo delle strutture alle parrocchie, ai gruppi e alle famiglie, come avveniva un tempo, ma con una nuova professionalità, dovuta all’esperienza di un gestore esperto del settore, al solito prezzo e con molti servizi in più. «Le parrocchie pratesi avranno una corsia preferenziale per le prenotazioni», fa sapere Marco Paglialunga, amministratore delegato di Anghel Hotels.Dal 1962, anno in cui i pratesi iniziarono a conoscere la valle e i monti di Carbonin, i due alberghi sono sempre stati gestiti da un sacerdote diocesano. Sono migliaia i ragazzi e le ragazze che in questi cinquant’anni hanno passato al Croda Rossa e al Santa Caterina alcuni giorni di vacanza con la propria parrocchia. I tempi e le esigenze, però, sono cambiati, ma quello che resta è il suggestivo paesaggio di questo luogo, situato tra l’Alto Adige e il Cadore e circondato dalle Dolomiti di Sesto.Anghel Hotels, che attualmente gestisce cinque strutture a Siena, Pienza, Monte Amiata e Ascoli Piceno, ha deciso di inserire anche Carbonin tra le proprie offerte di soggiorno. In particolare il gruppo è specializzato nel recupero di edifici storici dismessi, in gran parte ex-conventi, che vengono trasformati in alberghi e country resort.Con Anghel Hotels, Carbonin vivrà sia in estate che in inverno. I due alberghi sono già pronti per ospitare chi intende trascorrere una vacanza tra le Dolomiti a partire dal mese di febbraio, un periodo nel quale la zona diventa un vero e proprio paradiso per gli sciatori e per gli amanti della montagna. A poca distanza infatti ci sono piste da sci, anelli per lo sci di fondo ma anche splendidi sentieri da percorrere con le racchette da neve. Mentre in estate Carbonin è il punto di partenza ideale per meravigliose escursioni con gite adatte a tutti i tipi di camminatori.Come detto la volontà dei nuovi gestori è quella di lasciare i prezzi inalterati, decisamente low cost.«L’apertura vera e propria ci sarà a fine aprile nel periodo pasquale – dice ancora Paglialunga – ma se ci fossero dei gruppi interessati le strutture potrebbero essere utilizzate già a febbraio e marzo». In tutto, i posti letto, sistemati in camere da due a quattro posti, possono arrivare fino a 150. Per quanto riguarda i prezzi, l’alta stagione, nel periodo luglio-agosto, si manterranno sui 50-60 euro con pensione completa. «Mentre in tutti gli altri mesi, se ci fossero richieste da parte di gruppi organizzati, potremo venirci incontro e i prezzi si baseranno sulle disponibilità economiche dei richiedenti».Per informazioni e prenotazioni Francesco Livi 334-7334182.