Prato

Avvenire e Toscanaoggi, una bussola per orientarsi

«Peccato non leggerlo», diceva una indovinata campagna promozionale. Sì, peccato non leggere Avvenire. Perché è il quotidiano dei cattolici italiani, è qualitativamente uno dei migliori, è l’unico – nazionale – di ispirazione cristiana, perché è utile, anzi prezioso. Se lo conoscete poco, o non lo aprite da molto tempo, prendete in mano Avvenire. Sfogliatelo, soffermatevi sulle pagine di informazione, ricche e molto leggibili, prestate attenzione agli «esteri», vero fiore all’occhiello del quotidiano, soffermatevi sugli editoriali, sulle pagine di sport dal taglio originale, sulla ricca sezione culturale e, infine, su quelle della Chiesa. Basta una carrellata rapida per capire che Avvenire è un quotidiano come gli altri, anzi – come dicevo, per tanti aspetti migliore degli altri – ma con una marcia in più: l’ispirazione cristiana. È questa a fare la prima e più importante differenza, che mi fa affermare ancora una volta, che Avvenire è insostituibile. Come districarsi e orientarsi, altrimenti, in un mondo così complesso, in cui le vicende della politica, dell’economia, della scienza, della cultura, ma anche dello spettacolo e dello sport si presentano sempre più intricate anche dal punto di vista morale?Con grande convinzione celebriamo dunque in Diocesi, questa domenica 23 maggio, la giornata del quotidiano cattolico. È un’occasione per far riflettere sull’importanza della stampa nella formazione e nella diffusione del pensiero che orienta le scelte concrete e per far conoscere il giornale dei cattolici. A questo scopo è organizzata una diffusione straordinaria di Avvenire nelle nostre chiese. Per l’occasione il quotidiano porterà una pagina dedicata alla nostra Diocesi. Sicuro di non ripetere un gesto rituale, torno ad invitare tutti a leggerlo e a diffonderlo. E vorrei che – per primi – i miei confratelli ne fossero più persuasi di me. L’invito comunque è rivolto a tutti. Tutti abbiamo bisogno di informarci. Spesso sentiamo tante campane. È necessario sentire di più anche le nostre. Ma particolarmente le prime persone che hanno bisogno di frequentare quotidianamente Avvenire – che, tra l’altro, riferisce, come non fa nessun quotidiano, le posizioni e gli insegnamenti della Chiesa – sono coloro che a livello diocesano, parrocchiale e nelle associazioni hanno un ruolo più impegnativo, come gli animatori, gli educatori dei giovani, i consiglieri pastorali e amministrativi, i catechisti, gli insegnanti di religione, i dirigenti dei vari gruppi, così come le persone che operano di più nella vita sociale, amministrativa e politica.Coincidenza felice, la Giornata del quotidiano cattolico si tiene in occasione di quella mondiale delle Comunicazioni sociali. Quest’anno, il tema scelto dal Santo Padre Giovanni Paolo II è: «I media in famiglia: un rischio e una ricchezza». Quanto sia vera questa affermazione è chiaro a tutti. Avvenire, con il nostro settimanale «Toscanaoggi», per i motivi a cui accennavo sopra, rappresenta una preziosissima bussola nella grande «selva» del mondo dei mass media, preziosa per non perdersi fra migliaia di «voci» e infiniti tentativi di abbindolamento. Spero che da domani siano tanti i pratesi che, sorpresi dalla qualità di Avvenire, si convincano che non leggerlo ogni giorno è, davvero, un… peccato.

+ Gastone Simoni, Vescovo