Prato

La carica dei tremila

di Emanuela PietraroiaAl via l’«Estate ragazzi» 2004. È già iniziata in alcune parrocchie, e in altre inizierà nei prossimi giorni, la manifestazione più attesa della bella stagione. L’iniziativa che rende meno vuote e dà un senso alle vacanze scolastiche dei ragazzi è organizzata da parrocchie e associazioni con il sostegno, in alcuni casi, anche del Comune di Prato. 32 oratori estivi, 33 soggetti organizzatori (tra cui due associazioni, una scuola cattolica e l’Oratorio di S. Anna), quasi 3000 ragazzi e circa 600 tra animatori e aiuto-animatori. In sintesi sono questi i numeri dell’edizione 2004, che si presenta con un trend leggermente positivo rispetto agli anni passati: un oratorio estivo in più – la new entry è San Giovanni Bosco – e un aumento sia dei ragazzi iscritti che degli animatori. Come ogni anno l’iniziativa è coordinata dall’Ufficio diocesano di Pastorale Giovanile, che si occupa in modo particolare della formazione specifica degli animatori. Dei quasi 600 animatori, circa 80, hanno frequentato il corso animatori in maggio, cimentandosi nei laboratori di teatro, animazione musicale, writers e abilità manuale: «Quest’anno il corso animatori – spiega don Enrico Cassanelli, il salesiano direttore dell’ufficio di Pastorale giovanile – ha visto la partecipazione di animatori più giovani, e sembra anche più motivati del solito, segno che le parrocchie stanno imparando ad organizzarsi e a coinvolgere le giovani leve anche nella formazione». L’Estate Ragazzi è l’esperienza più significativa che la Pastorale Giovanile indirizza ai ragazzi dai 6 ai 14 anni. Non sono esclusi i giovani dai 15 anni in su, che anzi sono invitati a impegnarsi nel servizio dell’animazione. Per un mese, o in qualche caso anche di più, i quasi 3000 ragazzi faranno esperienza di oratorio, vivendo nel gioco e nella preghiera, la dimensione dell’amicizia. I primi beneficiari di questa iniziativa sono le famiglie, come ci ricorda don Enrico: «Ancora una volta le parrocchie svolgono un grande servizio per le famiglie, in modo particolare per quelle più disagiate, che non possono permettersi lunghe vacanze fuori città, ma anche per quei genitori che lavorano e non hanno persone a cui affidare i figli» Niente di meglio allora di un estate in parrocchia dove ci sono tutti gli ingredienti per una sana esperienza di crescita. Unica nota dolente dell’edizione 2004 è la mancanza di un vero e proprio tema comune: ogni parrocchia e associazione si organizza per conto proprio. Don Enrico commenta: «Già l’anno scorso era stato adottato questa sistema, dato che le parrocchie hanno difficoltà a percorrere un cammino unitario. Comune sarà invece la festa diocesana, prevista per il 2 Luglio ai giardini dell’Ippodromo in via Roma, dove si incontreranno tutte le esperienze» Per questa festa un tema comune c’è ed è, e non poteva non essere, il giubileo del trecentocinquantesimo anniversario di istituzione della diocesi. Una riflessione finale ci lascia don Enrico: «L’esperienza del volontariato, così vicina al mondo cattolico, rimane una palestra di vita per tutti: sia per coloro che ne godono i benefici in prima persona, in questo caso i bambini, sia per coloro che se ne fanno carico, spendendo la loro estate a servizio del prossimo».