Prato

Tasse e multe si pagheranno anche al supermarket

di Damiano FedeliTrovarsi a Parigi e pagare lì una multa presa a Prato. Oppure a Vienna e pagare la bolletta del Consiag. Non è uno scenario fantascientifico, ma quanto potrebbe accadere in un futuro non troppo lontano grazie al progetto europeo Eu pay (il nome gioca fra il concetto di Europa e la pronuncia all’inglese, «You pay», ovvero «Tu paghi»…) qui anticipato da Toscana oggi.

Un progetto che è portato avanti come capofila proprio dal Comune di Prato e che avrà come conseguenza quasi immediata – la sperimentazione dovrebbe partire entro quest’anno – l’estensione ai supermercati del T-Serve, il pagamento di alcuni tributi e servizi comunali presso le tabaccherie. Si comincia con un solo supermercato (non ancora reso noto quale) con l’esperimento di un solo tipo di tributo, presumibilmente quello sui rifiuti. Gradualmente si estenderà la cosa ad altri centri commerciali e ad altri servizi.

 «Alla fine degli anni ’90 abbiamo messo su a Prato il meccanismo T-Serve per pagare nelle tabaccherie alcuni servizi e tributi comunali. Oggi la rete dei tabaccai convenzionati si è estesa fino ad arrivare a 150 punti e anche il tipo di servizi offerti si è allargato, con la possibilità ad esempio di farsi fare in tabaccheria certificati o piccole operazioni da ufficio anagrafe. I tabaccai svolgono un ottimo servizio che sarà ulteriormente potenziato», spiega Gabriella Martinelli, responsabile dei sistemi informatici del Comune di Prato.

Il progetto «T-Serve» è piaciuto e il Comune lo ha «rivenduto» a diversi altri enti, in Toscana e nel resto di Italia. «A quel punto si è deciso di allargare ulteriormente l’orizzonte e di guardare all’Europa», spiega ancora la Martinelli. «Ci siamo chiesti: se volessi pagare un debito (un tributo, una multa e così via), ovunque mi trovi nell’Unione Europea come dovrei fare?». Ecco così l’idea: un bollettino che abbia un numero (codificato poi in un codice a barre) che diventi standard per tutta l’Europa e che racchiuda dati come il Paese, l’ente, il servizio, l’importo, il cittadino e la scadenza. «È una sorta di estensione del T-Serve a tutta Europa. Se io vado a pagare la mia bolletta o tariffa a Madrid, il pagamento poi arriva a un centro di smistamento, proprio qui a Prato, per poi essere accreditato all’ente destinatario».

 Se lo standard messo a punto qui attecchisce e prende piede, quindi, si creerà una rete europea per cui i cittadini potranno saldare i debiti con i propri enti locali o società di servizi di pubblica utilità, come gestori di elettricità, gas o acqua, ovunque si trovino in Europa. Un cittadino greco potrebbe andare a pagare la propria tassa sui rifiuti in un supermercato o in un esercizio convenzionato in Germania e viceversa, un italiano potrebbe trovarsi a Lisbona, ricordarsi che la bolletta dell’acqua è in scadenza ed effettuare il pagamento da lì.

Oltre al Comune di Prato, che guida il progetto, Eu Pay ha come partner la città di Saarbrücken in Germania, quella di Sheffield in Gran Bretagna, l’associazione dei comuni dell’area di Périgueux in Francia e – come partner tecnici – l’università di Varna in Bulgaria e la ditta rumena Axetel. «Abbiamo lo scopo di dimostrare che il nostro progetto di un codice unico europeo per questo tipo di pagamenti funziona», conclude la responsabile dei servizi informatici del Comune. «Quello che potrebbe accadere in futuro, e ce lo auguriamo, è che la cosa interessi a un soggetto privato disposto a trasformarlo in un’idea di business. I finanziamenti europei non sono fini a se stessi, ma servono a mettere in moto buone pratiche e opportunità di impresa».