Prato

Università, i ragazzi pratesi preferiscono farla “in casa”

di Damiano FedeliForse, chissà, sono un po’ mammoni. Forse ritengono che l’università vicina sia comunque di buona qualità e pensano, quindi, che non convenga spostarsi più di tanto. Fatto sta che per l’università, i ragazzi pratesi preferiscono di gran lunga rimanere a casa e iscriversi a quella di Firenze. Siamo adesso nel pieno della campagna immatricolazioni per il nuovo anno accademico. In quello appena concluso gli iscritti all’università provenienti dalla provincia di Prato sono stati poco più di 5300 (elaborazione Toscana Oggi su dati Miur). Oltre 4900, oltre il 93% del totale, erano iscritti all’ateneo fiorentino. Di questi, circa 600 sono rimasti nella stessa sede pratese di piazza Ciardi dove rappresentano il 40% circa degli iscritti.

Se le ragazze, in generale, prevalgono (3mila circa, 55% del totale), il divario si riduce se si vanno a vedere i fuorisede: fra questi, la percentuale di femmine si riduce al 53%. Andare a studiare fuori casa viene sentito più come una cosa da maschi?

I ragazzi della provincia confermano comunque una tendenza tutta toscana: la regione è all’ultimo posto in Italia per percentuale di studenti che vanno a studiare altrove, confermandosi, al contrario, sede che attrae molti studenti dal resto d’Italia. Fra i 400 pratesi che hanno deciso di lasciare casa e di avventurarsi come fuorisede, una fetta importante ha deciso di andare all’ateneo di Bologna (che del resto risulta fra i più attrattivi d’Italia per gli studenti che vengono da fuori), mentre pochissimo gettonate risultano altre sedi toscane come Siena (una settantina gli studenti pratesi) e, meno ancora, Pisa (appena 11). A sorpresa non attraggono più di tanto neppure città sedi di università prestigiose e di opportunità lavorative importanti come Roma – solo 18 i pratesi alla Sapienza, 6 a Tor Vergata e altrettanti a Roma Tre, un paio alla Luiss – o Milano: addirittura solo un paio alla Statale, 6 in Bocconi, 5 alla Cattolica, 8 allo Iulm.

Ma tra le pieghe delle statistiche si celano anche alcune curiosità, come il ragazzo pratese finito a studiare Giurisprudenza a Como (università dell’Insubria) o della ragazza che da qui è andata a fare Veterinaria a Catanzaro. Mentre in cinque hanno deciso di seguire i corsi online dell’università telematica Guglielmo Marconi (scienze economiche e scienze giuridiche).

Ma quali rami preferiscono i ragazzi pratesi? Ad attrarre molto è una facoltà che, dal punto di vista occupazionale per il dopo laurea, non è sicuramente fra le più favorevoli: Lettere. Sono ben 820 gli studenti iscritti a corsi di questa facoltà sotto la quale in diversi atenei è compreso il corso sempre attrattivo (e forse poco premiante per l’occupazione successiva) di Scienze della comunicazione. In tanti altri si dirigono verso Economia (692), Ingegneria (629) e Giurisprudenza (568), ma non sono pochi quelli che scelgono la difficile via della Medicina: sono ben 490 gli aspiranti medici da Prato, per la maggior parte (il 63%) donne.