Prato

L’omaggio di Prato all’arte di Filippo Lippi

La basilica cattedrale di S. Stefano, dopo ben 7 anni, «riscopre» Filippo Lippi. Questo sabato, alle 12, calerà il drappo che da alcuni mesi chiude la cappella maggiore, al posto dell’originale «Ponteggio d’artista» di Emilio Farina: ritroveremo così uno dei tesori del nostro duomo e uno dei principali capolavori del Rinascimento toscano, il ciclo di affreschi che fa da quinta scenografica al Crocifisso di Ferdinando Tacca e all’antico altare maggiore.

 Per Prato – Chiesa e città tutta – un vero e proprio evento d’arte, di cultura ma anche di rilancio turistico. Non è un caso che ad inaugurare il restauro sia il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Rutelli. È la prima volta che un ministro della cultura visita Prato. Proprio questo dicastero ha finanziato, con 1 milione di euro, il restauro degli affreschi del Lippi.

Oltre al vice-premier interverranno all’inaugurazione il vescovo mons. Gastone Simoni, il presidente della Regione Claudio Martini, il presidente della Provincia Massimo Logli, il sindaco di Prato Marco Romagnoli, il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana Mario Lolli Ghetti, la soprintendente per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle province di Firenze, Pistoia e Prato Paola Grifoni, il soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico e Etnoantropologico delle province di Firenze, Pistoia e Prato Bruno Santi.

 Durante l’inaugurazione sarà proiettato un video di 7 minuti che riassume per immagini quello che è stato uno dei più importanti e complessi interventi conservativi condotti negli ultimi venti anni in Italia. Alla cerimonia la cittadinanza è invitata a partecipare.

(dal numero 17 del 6 maggio 2007)