Prato

Catechismo, al via l’anno del rilancio

di Damiano Fedeli

E’ l’incontro di inizio anno per i catechisti, in un momento in cui la Diocesi intende dare nuovo slancio ed efficacia a questo cruciale aspetto della pastorale. Martedì 2 ottobre, alle 21, i catechisti della Diocesi si ritroveranno alla Villa del Palco: il vicario, mons. Francioni, presiederà una semplice cerimonia in cui sarà affidato ai catechisti il loro mandato. Dopo di che il salesiano Riccardo Tonelli – esperto di pastorale giovanile e autore di testi ben noti a chi si occupa di formazione ed evangelizzazione – terrà una relazione. Il suo compito sarà quello di proporre il metodo della narrazione nella catechesi. Farà riferimento al suo testo «I piedi di Bartolomeo», riadattamento di un brano evangelico. «Potrebbe essere uno stimolo ai catechisti per scoprire un nuovo metodo», spiega don Gianni Gualtieri, direttore dell’ufficio diocesano per l’Evangelizzazione e la catechesi. «La serata ci aiuterà a capire che il catechismo non è qualcosa in più rispetto a quello che si fa a scuola, ma è qualcosa di diverso: un’esperienza di vita che coinvolge non solo la conoscenza, ma anche l’affetto».

Un tempo c’era la «dottrina», ovvero in parrocchia si imparavano le «nozioni teoriche», mentre la vita cristiana, la traduzione concreta della Parola nella vita di tutti i giorni, avveniva in famiglia. «Oggi, nelle famiglie questo non avviene quasi più», spiega ancora don Gianni. «Per questo, la catechesi fatta nelle modalità tradizionali non funziona più: c’è uno sgretolamento tale per cui, a fronte di un impegno notevole di risorse da parte delle parrocchie, i risultati, valutati ad esempio in termini di frequentazione della messa o di permanenza dopo la Cresima, sono scarsissimi». Spesso le famiglie intendono la catechesi unicamente come preparazione ai sacramenti. «Ma i sacrameni sono solo delle tappe nella vita cristiana. Bisogna piuttosto aiutare i ragazzi a diventare adulti nella fede. Ci vuole un cambiamento radicale di mentalità che è difficile, ma che alla fine si rivelerà la strada giusta». Dunque, ci vuole qualcosa di nuovo nella catechesi. «Non buttiamo certo via quello che è stato fatto finora, se ne prenderà sicuramente il positivo, che è tanto, riorganizzando le energie in modo da far partecipare i ragazzi a un’esperienza di vita che rimane nel tempo. Questo inizio d’anno sarà un modo per vederci tutti insieme, per ricevere il mandato da parte della Diocesi, e anche per ascoltare una personalità di grande rilievo come Riccardo Tonelli che ci darà sicuramente spunti di riflessione importanti». (dal numero 34 del 30 settembre 2007)