Prato
Alzheimer, nascerà a Prato il centro di coordinamento regionale
di Fabio Barni
Convivere con una persona colpita da demenza, assisterla e accompagnarla verso la fine della sua vita è un cammino durissimo. Al punto che l’integrazione fra sanità e servizi sociali si rende sempre più necessaria. Perché i pazienti, quando un malato d’Alzheimer o di un’altra patologia involutiva viene preso in carico, sono di fatto due. Tanto è il peso sulle spalle del coniuge o, comunque, di colui che assiste. I dati parlano chiaro. Più del 70% dei care giver, di coloro che appunto si prendono direttamente e quotidianamente cura del malato, assume con regolarità psicofarmaci. Per gli specialisti, inoltre, la presenza in famiglia di una persona colpita da demenza è un fattore di rischio per alcune delle patologie psichiatriche più comuni, a cominciare dalla depressione, anche grave.
(dal numero 44 del 9 dicembre 2007)