Prato

Missione, «Andate incontro alla gente»

di Giacomo Cocchi

«Vi esorto ad andare incontro alla gente per annunciare il Vangelo, speranza di salvezza, e dire a tutti che Gesù Cristo è la risposta vera alle attese più profonde di ogni uomo». In questa frase pronunciata dal Vescovo Simoni durante l’omelia della concelebrazione nella solennità di Santo Stefano, sta il cuore e il fine della Missione diocesana, che ha preso ufficialmente il via proprio nel giorno del patrono di Prato. I rappresentanti delle 78 parrocchie della Diocesi, le comunità religiose, le associazioni e le aggregazioni laicali diocesane hanno ricevuto dalle mani del Vescovo il mandato missionario, simboleggiato da un cero, dalle «Linee programmatiche» della Missione 2008-2010 e dal manifesto ufficiale di questo cammino realizzato dalla pittrice pratese Gabriella Furlani.«Il vostro compito – ha detto mons. Simoni ai rappresentanti delle realtà diocesane – è di parlare al cuore di chi non ha fede per far scoprire che la venuta di Gesù Cristo non è una favola o un mito e di risvegliare nell’animo dei credenti non praticanti una fede soffocata da interessi personali o afflizioni della vita. Non abbiate paura – ammonisce il Vescovo – in Gesù c’è il compimento della vita non la sua umiliazione».La Chiesa di Prato, chiamata a raccolta e riunita nella sua cattedrale, si appresta così per i prossimi due anni ad uscire dalle chiese per «portare la Parola» con spirito di dialogo fraterno, chiedendo in cambio la disponibilità all’accoglienza da parte di chi è disposto ad aprire il suo cuore all’offerta dell’annuncio della Buona Notizia. Ascolto, colloquio, incontro e conforto le parole d’ordine contenute nelle «Linee programmatiche» della Missione, un testo pubblicato a cura dell’Ufficio Pastorale diocesano che porta la data della solennità di Santo Stefano.Lo scopo. «Risvegliare la fede cristiana – si legge nel documento – e con essa il senso morale cristiano, nei cattolici non praticanti: bisogna che i cattolici diventino più cristiani; avvicinare chi non crede usando le parole di Gesù: “non sei lontano dal regno di Dio”».Le modalità. «Andare nei vari luoghi della vita e della società, dalle famiglie agli ambienti sociali più diversi, organizzare incontri, colloqui, stabilire contatti, portare conforto, preparare iniziative spirituali e culturali in spirito di dialogo, apertura e confronto».Gli ambiti d’impegno missionario. La Missione si svolge e cammina contemporaneamente su tutto il territorio diocesano in diversi ambiti: giovani, famiglie, lavoratori, immigrati, ma anche con la preghiera e l’azione per la carità. Per avvicinare e dialogare con il mondo giovanile, sono in preparazione momenti di intenso valore spirituale, di sensibilizzazione e formazione vocazionale; la valorizzazione dei movimenti e dei gruppi giovanili. Il Vescovo intende visitare le famiglie pratesi per incontrare persone non praticanti, anche non credenti; portare una parola di conforto a chi versa in situazioni d’infermità e malattia, oppure vive in condizioni morali e familiari difficili; il metodo d’incontro è quello di tornare «a veglia», organizzare cenacoli cristiani tenuti in sede familiare. Un altro importante percorso della Missione riguarda gli ambienti: aziende, uffici, circoli e altri luoghi di riunione ma anche sedi istituzionali, culturali, accademiche, sportive e sanitarie per riflettere sui problemi fondamentali della vita e della società; in questo senso uno dei punti programmatici è quello di mettere in atto iniziative ed eventi: incontri con personalità note come testimoni di fede, concerti dove il canto e la musica possano parlare di Dio, mostre d’arte, convegni illustrativi del rapporto tra arte, letteratura, scienza e fede. Sono in programma speciali iniziative per incontrare e coinvolgere il complesso mondo dell’immigrazione a Prato. Nelle linee guida si parla anche di carità e cooperazione missionaria, coinvolgendo più persone possibile per realizzare iniziative di solidarietà. Il Vescovo chiede a tutta la Chiesa pratese di pregare per la Missione, oltre alla preghiera scritta da mons. Simoni, la segreteria della Missione offrirà nel corso di questi due anni proposte e sussidi. Nella fase conclusiva della Missione ci sarà una peregrinatio diocesana della Madonna di Fatima, preceduta da un pellegrinaggio in Portogallo nei luoghi dell’apparizione mariana.Sul sito: www.diocesiprato.it/missionediocesana le «Linee programmatiche» e l’omelia di S. Stefano nel testo integrale e in formato audio/video.

(dal numero 1 del 6 gennaio 2008)