Prato

Le cooperative volano alto

di Giacomo CocchiSussidiarietà orizzontale per realizzare, con spirito d’impresa, mutualità e solidarietà. Fu proprio la Rerum novarum di Leone XIII a formulare, anche se non esplicitamente, il primo abbozzo del principio, poi formulato nella nell’enciclica Quadragesimo anno di Pio XII, secondo il quale: l’oggetto naturale di qualsiasi intervento nella società stessa è quello di aiutare in maniera suppletiva (subsidium) le membra del corpo sociale, non già di distruggerle e assorbirle.E il riferimento alla dottrina sociale della Chiesa è contenuto nell’articolo 1 dello Statuto della Confederazione delle cooperative italiane, l’organizzazione di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo e delle imprese sociali.Anche a Prato esiste ed è molto viva la tradizione della cooperazione, «un settore in forte crescita» spiega Filippo Bettarini coordinatore del comitato di Prato di Confcooperative. Dal 1994 esiste, per le province di Firenze e Prato, l’Unione interprovinciale di Confcooperative, della quale Bettarini è il vice presidente. La nostra città, pur essendo capoluogo di Provincia dal 1992, ha però rinunciato in questo campo a staccarsi da Firenze: «riteniamo che questo sia una risorsa – afferma Bettarini – piuttosto che un handicap, crediamo molto nell’area metropolitana, in termini economici e sociali».Sabato 19 gennaio, alle ore 10, verrà inaugurata la sede pratese dell’Unione interprovinciale, situata in via Carraia 15, la quale avrà così propri uffici e personale dedicato alla presenza delle cooperative a Prato. Come detto, in tutta Italia il mondo della cooperazione è un settore che sta attraversando un momento molto positivo. Dati alla mano, le cooperative in un anno sono passate dal 2,5% al 7,3% del Pil. Nella nostra provincia aderiscono a Confcooperative 66 società con sede a Prato e 47 che non hanno sede in città, ma che operano comunque sul territorio. Nei vari settori – edile, sociale, credito, trasporti – danno lavoro a 1224 persone, contando un totale di 3490 soci. «Dal 2006 – aggiunge Bettarini – siamo entrati in Camera di Commercio, grazie all’aumento degli iscritti e alla collaborazione sinergica con la Lega delle Cooperative, l’altro grande consorzio di questo tipo di società». La nuova sede di via Carraia servirà per incrementare il sostegno di Confcooperative alle sue associate le quali rappresentano importanti realtà del territorio come la Cap – l’azienda dei trasporti, una delle maggiori imprese del territorio – il consorzio Astir che riunisce le cooperative che lavorano nel sociale, l’Edilcoop, importante consorzio costituito da cooperative di abitazione e le banche di credito cooperativo. «La nostra caratteristica – conclude Bettarini – è quella di soddisfare i bisogni della persona. Il mondo della cooperazione non significa avere dei servizi o dei beni a un costo minore rispetto ai valori di mercato, ma permette ai cittadini di mettersi insieme per realizzare con criteri gestionali imprenditoriali, idee e progetti».

(dal numero 2 del 13 gennaio 2008)