Prato

Anche a Vaiano un fondo contro la crisi

di Giacomo Cocchi L’ultima in ordine di tempo è stata la rifinizione Rivatex di Vaiano che lo scorso 18 giugno ha chiuso i battenti lasciando a casa 52 dipendenti. Anche in Val di Bisenzio la crisi del distretto tessile si fa sentire e le sue ripercussioni stanno mettendo in difficoltà un numero crescente di famiglie. Da sempre il lavoro e l’operosità sono state le caratteristiche principali di Vaiano, comune ricco di industrie e di imprese artigiane, oggi drasticamente ridimensionate o purtroppo, chiuse. Ma un’altra, e forse più importante, caratteristica del territorio fortunatamente non è mai stata smarrita dalla comunità valbisentina: la solidarietà. Così nel corso di una riunione del consiglio pastorale della parrocchia di S. Salvatore, è nata l’idea di costituire anche a Vaiano un fondo, alimentato da offerte e contributi, da destinare ai bisogni delle famiglie in difficoltà. «L’idea – spiega Paolo Barbieri del consiglio pastorale – è venuta chiaramente sulla scia dell’iniziativa diocesana “Insieme per la Famiglia” voluta dal Vescovo Simoni. Abbiamo inteso intraprendere una iniziativa analoga ma specifica per il nostro territorio comunale». Il fondo vaianese dunque non sostituirà ma affiancherà quello voluto da mons. Simoni, valido per tutto il territorio diocesano. Per volontà del parroco don Carlo Bergamaschi e della comunità parrocchiale il progetto della costituzione di un fondo è stato allargato alla partecipazione, congiunta e paritaria, di tutti i soggetti istituzionali, sindacali, e del volontariato presenti sul territorio. Così in pochi mesi alla parrocchia si sono aggiunti il Comune, la Misericordia, l’Arci di Vaiano e de La Briglia, l’Acli, la Cgil e la Cisl, la Coop Bisenzio-Ombrone, la Farmacia e l’Operazione Mato Grosso. Insieme, questi undici soggetti, hanno dato vita al comitato «Solidarietà fra vaianesi», una Onlus che avrà il compito di costituire e successivamente incrementare il fondo. «In questi ultimi mesi – dice il vicesindaco di Vaiano Primo Bosi con delega al bilancio – la crisi ha iniziato a mordere con forza, ben vengano queste iniziative per cercare di aiutare chi ha perso il lavoro». Due la possibilità di intervento: erogazione, una tantum, di un aiuto per il pagamento, tra le altre cose, di rate del mutuo, bollette o spese mediche. Oppure, appena il fondo raggiungerà un ammontare adeguato, la possibilità di avere un microcredito. «La speranza – aggiunge Bosi – è quella di dare un aiuto non solo assistenziale ma orientato a forme di sostegno e rilancio del lavoro e perché no, dell’imprenditorialità». Nato il comitato e nominato il consiglio direttivo, presieduto da Francesco Falconi, che avrà il compito di stilare il regolamento nel quale saranno indicate le procedure per accedere all’erogazione dei contributi, non resta che far crescere la dotazione del fondo. «La prima iniziativa a sostegno – annuncia Barbieri – sarà la prossima edizione di “Vaiano a tavola”, il tradizionale appuntamento estivo per le vie del paese in programma questo fine settimana, il cui incasso sarà il primo contributo all’iniziativa». Dal canto suo il Comune ha annunciato di rinunciare all’acquisto dei fuochi d’artificio, solitamente sparati all’inizio e alla conclusione dell’estate vaianese, risparmiando così 4 mila euro che saranno destinati al fondo. Mentre la Misericordia ha già messo in programma, per il 17 luglio, una cena di beneficenza. Inoltre il comitato fa un appello a tutti i cittadini di Vaiano perché tutti, anche se con poco, possono contribuire al fondo, tramite sottoscrizioni libere, deducibili fiscalmente. «Siamo tutti mobilitati – dicono i membri del consiglio direttivo – perché da sempre la popolazione vaianese si è contraddistinta per l’attenzione al sociale e alla continua riscoperta di quei valori che pongono al centro la persona».