di Giacomo Cocchi«La grazia del Signore è più grande della fede del vostro Vescovo». Mons. Simoni davvero non si aspettava una risposta così forte e partecipata alla processione che, mercoledì 23 giugno, ha dato il via alla Peregrinatio Mariae, il grande evento conclusivo della Missione diocesana 2007-2010. Giunta direttamente da Fatima, grazie al pellegrinaggio diocesano che si è svolto nella cittadina portoghese dal 19 al 22 giugno, la statua della Vergine del Rosario è stata portata in corteo, accompagnata da due ali di fedeli, dal duomo alla chiesa di Sant’Agostino. Almeno 4000 le persone intervenute alla cerimonia di apertura di un evento, il cammino della Madonna pellegrina in tutte le chiese della diocesi, fortemente voluto dal Vescovo come segno dell’affidamento a Maria di tutta la comunità ecclesiale pratese. I segnali di questa eccezionale partecipazione si erano già visti fin dal pomeriggio di mercoledì, quando alle 17, in una cattedrale piena di gente, l’immagine sacra di Fatima ha fatto il suo ingresso ufficiale in città. Una devozione, che lega Prato a Maria, sulla quale mons. Simoni intende far leva per «riavvicinare coloro che si sono allontanati per dolore o diffidenza nei confronti della Chiesa», ma non solo, la speranza è anche quella di incontrare pure coloro che non credono. «Tante persone buone e oneste che cercano il bene, che non sono lontane dal regno di Dio possono riconsiderare il loro pensiero guardando a Gesù, guardando in questi mesi a Maria», ha detto il Vescovo.Sul sagrato di Sant’Agostino l’arrivo della Madonna, portata a spalla dai Cavalieri del Sacro Cingolo, era atteso da centinaia di persone e da almeno una cinquantina di sacerdoti diocesani. Lì l’immagine è stata rivolta verso la piazza e mons. Simoni ha avuto l’occasione di ricordare il perché della Peregrinatio Mariae e il perché della scelta di Fatima. «Chiediamo a Maria – ha detto il presule – di permettere a tutti di avvicinarsi al Signore, la sua accoglienza sia di stimolo per rafforzare e rendere più consapevole la fede del credente, ma anche – ha aggiunto tornando su questo punto per lui decisivo – risvegliare la fede di coloro che sono lontani». Per la Chiesa, Fatima rappresenta il segno tangibile dell’intervento divino nella storia e «consegna al cristiano – ha detto il Vescovo – un forte senso di responsabilità nei confronti delle cose del mondo».Il lungo cammino della Vergine porterà il messaggio mariano attraverso i sette vicariati nei quali è suddivisa la nostra diocesi. Un impegno, scandito dalla recita del rosario, dalla celebrazione di messe e da incontri di riflessione, che durerà fino al 12 dicembre, giorno dedicato ad un altro importante evento mariano: la Madonna di Guadalupe.«Chiedo a tutti voi, sacerdoti, religiosi, laici e associazioni – ha detto mons. Simoni alla piazza gremita – di impegnarsi nell’accoglienza della Madonna». E ricordando ancora una volta che «Non è di troppo la Madre» per avvicinarsi e riconoscere il messaggio salvifico di Cristo, il Vescovo ha benedetto e affidato a Maria il presente e il futuro di una città che ha ancora bisogno di speranza e forza per superare i momenti di difficoltà che sta vivendo.