Conto alla rovescia per l’inaugurazione della nuova sede operativa della Misericordia di Prato. Già attiva – il trasloco è avvenuto lo scorso luglio - l’ampia struttura di via Galcianese sarà ufficialmente presentata ai confratelli, alle autorità e alla città tutta sabato 2 ottobre.Il giorno precedente, questo venerdì primo ottobre, la fratellanza in processione, con in testa il Crocifisso dei trenta pellegrini, percorrerà il tragitto dalla prima sede storica in via del Pellegrino fino alla nuova. Sarà un percorso nella storia dell’Arciconfraternita che toccherà le «case» che nel corso della storia, dal 1588, fino ai giorni nostri, hanno accolto i confratelli e la loro missione. Il ritrovo della «brigata» in cappa (la tradizionale veste della fratellanza) è alle 21 in piazza delle Carceri, la prima tappa è all’oratorio della Compagnia del Pellegrino, nell’omonima via, fondato dal gruppo di fedeli pratesi che tornando da Loreto dettero vita al primo nucleo della Misericordia. Lì, come nella tappa successiva, l’oratorio di San Michele in via Convenevole, seconda sede, istituita nel 1856, i confratelli deporranno una corona di allora. Terza tappa via del Seminario, dove la Misericordia è stata negli ultimi 39 anni, dal 1971 fino al 7 luglio di quest’anno. In questi locali appena lasciati è stata affissa una targa a ricordo della presenza dell’Arciconfraternita. La processione, alla quale parteciperanno rappresentanti di tutte le sezioni del territorio pratese, proseguirà fino a via Galcianese, nella cappella della nuova sede, si terrà una preghiera di ringraziamento celebrata dal correttore don Silvano Vannucchi.Sabato 2 ottobre dunque l’inaugurazione. Alle 15 l’accoglienza alle Misericordie consorelle presenti all’evento, alle 16,30 la messa celebrata dal Vescovo Simoni e alle 18 il saluto del Proposto Luigi Biancalani e della autorità presenti. Nell’occasione ci sarà l’apertura della cappella a firma dello scultore Enrico Savelli. La cappella custodisce infatti l’opera in marmo chiamata «I Cirenei», che raffigura cinque uomini, nell’atto di sorreggere il braccio di una croce. Il marmo è stato a tal punto lavorato e reso lieve dalla mano di Savelli che, in corrispondenza del cuore dei cirenei, forma un velo sottilissimo; proprio in quel punto l’artista ha voluto apporre delle piccole fonti di illuminazione, uno straordinario elemento di suggestione e pregnanza simbolica. Di Savelli sono anche le vetrate che circondano la cappella, nelle quali sono incisi angeli in processione.Sempre sabato, in serata, alle 21, il concerto dei «Solisti della Camerata Strumentale Città di Prato», un quartetto d’archi e soprano.