di Giacomo Cocchi«Grande partecipazione e forte commozione». Ricorda così, in modo semplice e onesto, la sua cerimonia di ordinazione diaconale celebrata domenica scorsa in duomo. Marco Locati, seminarista di 35 anni, ha compiuto questo importante passo verso il sacerdozio circondato dall’affetto dei familiari e dei tanti amici presenti alla messa di ordinazione. Davvero tanti anche i giovani, le famiglie e fedeli della parrocchia dei Santi Martiri, dove Marco presta servizio da alcuni anni, a sedere sulle panche della cattedrale, accorsi per essere vicini a lui in questo importante passo della sua vita di futuro sacerdote.Faceva le scuole medie in provincia di Milano, a Nerviano, suo paese natale, quando Marco cominciò a pensare alla vocazione sacerdotale. «Frequentavo l’oratorio parrocchiale – racconta il neo diacono – e facevo parte di un gruppo giovani, il nostro assistente era don Franco Balzarini. Guardando lui e immaginandomi come lui ho maturato la scelta del Seminario». La decisione di iniziare il cammino verso l’ordinazione non istantanea. «Per dieci anni – dice Marco – ho lavorato come insegnante di matematica e scienze ad una scuola elementare». L’arrivo a Prato avviene grazie ad una amicizia, fatta durante un convegno di Azione Cattolica in Lombardia. «Conobbi don Francesco Spagnesi quando era ancora in Seminario, una volta passai a trovarlo e rimasi colpito dalla realtà pratese». Familiare, affettuosa e molto più tranquilla rispetto a quella di una grande città come Milano, la comunità del Seminario è così definita da Marco Locati che, soltanto tre mesi dopo, con una lettera al rettore, all’epoca mons. Nedo Mannucci, e una al Vescovo Simoni, chiede diventare seminarista a Prato. Era il 2005. Poi la frequentazione della facoltà di teologia, la laurea conseguita pochi mesi fa con una tesi sui nuovi lezionari del rito ambrosiano e l’ordinazione diaconale di sette giorni fa.Che effetto essere diventato diacono? «Una grande emozione, che cresce di giorno in giorno», ammette Marco che racconta del primo incontro col gruppo giovani della parrocchia dei Santi Martiri, dopo l’ordinazione. «Alla fine della riunione i ragazzi mi hanno chiesto di impartire la benedizione. È stata una richiesta che mi ha colpito e riempito di responsabilità, quella dell’essere in quel momento tramite del Signore nei loro confronti».Adesso? «Ora vorrei vivere a pieno il diaconato, che questo momento non sia solo di passaggio verso il sacerdozio, ma di servizio». L’ordinazione sacerdotale dovrebbe avvenire entro l’anno.(dal numero 6 del 13 febbraio 2011)