Prato

Mattonella, ecco i biscotti solidali pro Emporio

Mangiare biscotti di Mattonella e fare solidarietà. Da oggi acquistando uno dei classici pacchettini blu di biscotti di Prato si dà un aiuto concreto all’Emporio della Solidarietà. Il progetto promosso da Caritas, Comune e Provincia di Prato, Fondazione Cassa di Risparmio si arricchisce della collaborazione di una delle più rinomate attività pratesi: il biscottificio Antonio Mattei. Il tempio della specialità dolciaria pratese per eccellenza, il «cantuccino», donerà un euro per ogni confezione di biscotti da 250 grammi all’Emporio. «Il legame con Prato e con i suoi bisogni è forte – spiegano i quattro fratelli Pandolfini, titolari del biscottificio Mattei – e il progetto promosso dalla Caritas ci sembra utile per chi ha bisogno ed è estremamente dignitoso e rispettoso delle persone. Nostro padre Paolo ci ha sempre insegnato ad essere generosi e solidali verso gli altri e per questo abbiamo deciso di dare il nostro contributo». Per l’antico forno Mattei non si tratta dell’unica forma di solidarietà, da anni infatti sostiene anche la mensa La Pira e la Pamat. Mentre la collaborazione con l’Emporio è una novità per entrambi, un esempio che i promotori sperano si possa allargare anche altri soggetti del territorio pratese. «Questo è il nostro augurio – dice Idalia Venco direttore della Caritas – che le aziende e le realtà virtuose di Prato tendano una mano a chi in questo momento di difficoltà economiche e lavorative si trova in difficoltà». Alla presentazione dell’iniziativa erano presenti anche gli assessori Mondanelli del Comune e Ferrara della Provincia, che seguono con attenzione i progressi e i bisogni dell’Emporio, anche proponendo nuove forme di contribuzione. L’assessore Mondanelli infatti vuol proporre ai farmacisti pratesi una iniziativa simile chiedendo loro un contributo dalla vendita dei farmaci da banco.«È vero, Prato è in difficoltà – aggiunge Rodolfo Giusti, coordinatore del progetto Emporio – ma fortunatamente ci sono tante imprese e realtà produttive che stanno bene, chiediamo a loro e a tutti i cittadini di aiutare le tante famiglie che invece faticano ad arrivare alla fine del mese. Non servono donazioni e aiuti eclatanti, ognuno può contribuire in base alle proprie possibilità e secondo i propri talenti. Anche un piccolo gesto ha la sua importanza».G.C.