Prato

Otto settembre, la città legata dalla Cintura

Il 2012 è l’anno di due importanti anniversari per Prato. Cinque secoli fa, il 29 agosto del 1512, le truppe guidate dal generale Cardona misero «a sacco» la nostra città. Furono purtroppo drammatici giorni di violenza, dai quali Prato si risollevò dopo anni e con fatica. Settecento invece sono gli anni passati dalla famosa, e leggendaria, notte tra il 27 e il 28 luglio del 1312, quando Giovanni di ser Landetto da Pistoia, un chierico secolare detto anche Musciattino, tentò di sottrarre ai pratesi la venerata Cintola della Madonna. Un furto sacrilego che secondo la tradizione avrebbe dovuto portare la reliquia ai vicini, e acerrimi nemici, pistoiesi (più verosimilmente, secondo quanto risulta dalle evidenze storiche e dai documenti del processo, Musciattino avrebbe dovuto portarla a Firenze). Per questo motivo, come a sancire una «storica» riconciliazione, mons. Simoni ha invitato a officiare la solenne ostensione dell’8 settembre, la «Natività di Maria», la festa più cara ai pratesi, il vescovo di Pistoia mons. Mansueto Bianchi. In realtà le Chiese sorelle – per tre secoli unite nella persona del Vescovo – sono state sì rivali, ma mai «ostili»; mons. Simoni ha voluto tuttavia ricordare il leggendario evento, all’origine tra l’altro della costruzione della Cappella del Sacro Cingolo, offrendo l’onore di far porgere la reliquia mariana ai pratesi dall’alto del pergamo di Donatello e del pulpito del Ghirlandaio, proprio al confratello pistoiese.

Altro ospite della festa, chiamata anche «Madonna della Fiera», è mons. Giuseppe Mani, arcivescovo emerito di Cagliari, originario della diocesi di Fiesole, proprio come mons. Simoni. Il presule è un amico personale del nostro Vescovo e sarà lui a presiede il solenne pontificale di sabato 8 settembre con inizio alle ore 10 in cattedrale.

Come sempre il calendario della festa è ricco di iniziative, che vi proponiamo qui sotto. Il 6 settembre la città e la diocesi ricordano anche il giorno della Liberazione dal giogo nazifascista.

Ecco nel dettaglio il programma delle iniziative.

Giovedì 6 settembre: la Liberazione di Prato

Come di consueto, le celebrazioni per l’8 settembre si intrecciano – il giorno di giovedì 6 – con quelle per l’anniversario della Liberazione della città. Alle ore 9,30, in duomo, il Vescovo Simoni celebrerà la messa alla presenza dei rappresentanti dell’amministrazione comunale, di quella provinciale e delle altre autorità cittadine.

Venerdì 7 settembre: la vigilia della festa

Venerdì 7, alle 17,30 ci sarà la recita dei primi vespri della Natività dalla Beata Vergine Maria. Alle 18 celebrazione della messa presieduta da mons. Simoni. Dal pomeriggio sarà esposto il Sacro Cingolo alla venerazione dei fedeli. Alle 21, in piazza Duomo, il concerto lirico sinfonico della Camerata Strumentale Città di Prato. L’ingresso è libero.

L’8 settembre: tutti gli eventi

Il programma del giorno della solennità comincia con le messe delle 7,30 e delle 8,30 in duomo.Alla messa delle 7,30 parteciperà anche la comunità parrocchiale di Capalle, nel Comune di Campi Bisenzio e in Diocesi di Firenze. Si tratta di un’antica tradizione che vede i parrocchiani di Capalle raggiungere a piedi in pellegrinaggio la Cappella del Sacro Cingolo per omaggiare la reliquia mariana.Alle 10, il solenne pontificale, presieduto da mons. Giuseppe Mani, arcivescovo emerito di Cagliari. La solenne Eucarestia sarà concelebrata da mons. Simoni e da tutto il clero diocesano. L’accompagnamento musicale è affidato alla Cappella musicale del Duomo. Saranno presenti le delegazioni ufficiale di Comune e Provincia. Nel corso della celebrazioni saranno benedetti i vessilli della Societas Populi Terrae Prati, cui toccherà il compito di aprire il Corteggio. Saranno inoltre offerti i ceri alla cappella della Cintola da parte della città. Al termine della Messa, ci sarà una speciale ostensione del Sacro Cingolo particolarmente pensata per i malati presenti in Cattedrale. Tutta la celebrazione sarà trasmessa in diretta da Tv Prato.Alle 17, il rosario e i vespri solenni, alla presenza del Capitolo di Santo Stefano. E alle 18 la messa.

Corteggio, Ostensione, fuochi

Il Corteggio storico comincia alle ore 20,15 – con diretta su Tv Prato – al cui termine, come ricordato, si terrà la solenne ostensione del Sacro Cingolo officiata da mons. Mansueto Bianchi. Alle 21, in piazza Duomo, aspettando il Corteggio va in scena «Ex Coelis», spettacolo di fuoco e giochi acrobatici con la Compagnia de l’Ordallegri. Il tutto si concluderà, intorno alle 23,30 con lo spettacolo pirotecnico-musicale offerto dall’Amministrazione Comunale, con i fuochi sparati dal chiostro del Duomo.

Pellegrinaggi delle parrocchie

I festeggiamenti dell’8 settembre iniziano con i tradizionali pellegrinaggi che alcune parrocchie e comunità compiono per rendere omaggio alla Sacra Cintola. Si comincia domenica 2 settembre, alle 16,30, con l’omaggio al Sacro Cingolo da parte della comunità cattolica ucraina di Prato; lunedì 3, alle 17, la parrocchia di San Martino a Vergaio. Poi, sempre alle 17: martedì 4, le parrocchie di Mercatale e San Quirico di Vernio; mercoledì 5 il Sacro Cuore di Gesù; giovedì 6, è il turno di San Giovanni Battista a Maliseti. Venerdì 7, alle 18, pellegrinaggio di San Bartolomeo a Coiano.

Il dono dell’indulgenza

In questi giorni, le messe alle ore 7,30, 9,30 e 18 saranno celebrate nella Cappella del Sacro Cingolo (alle ore 9,15 le Lodi mattutine e alle 17 Rosario e Vespri). Saranno a disposizione sacerdoti per il Sacramento della Riconciliazione. Il Sacro Cingolo resterà esposto per il pomeriggio del 7 e per l’intera giornata dell’8: sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria, alle solite condizioni.