La ricostruzione del campanile e il suono delle campane aiuteranno tutti i membri della comunità di San Piero a Grado a riappropriarsi del loro tempo e a dare una scansione umana – com’era in passato – alle loro azioni quotidiane. È anche per questo che l’arcivescovo Alessandro Plotti ha espresso la speranza che i soldi che verranno donati – da aggiungere ai 200.000 euro già raccolti per questa opera, il cui progetto è stato presentato nei giorni scorsi in un incontro pubblico – abbiano il sapore della partecipazione attiva di tutti i cittadini e dei fedeli. E grazie alla partecipazione di tutti il progetto di ricostruzione, «nato sotto la stella della convergenza tra tutte le istituzioni», andrà sicuramente a buon fine.Parole sottoscritte dal sindaco di Pisa, Paolo Fontanelli, che ha garantito la partecipazione attiva dell’amministrazione comunale e ha evidenziato come il complesso monumentale di San Piero avrà un ruolo ancora più importante nel sistema turistico pisano quando saranno realizzate le nuove opere di collegamento tra la città e il litorale.L’architetto Guglielmo Maria Malchiodi (soprintendente per le province di Pisa e Livorno), richiamandosi all’intervento dell’arcivescovo – che aveva parlato di «follia» per definire il coraggio di chi ha promosso l’iniziativa – ha sottolineato come «follia sia la guerra, e non lo sforzo di ricostruire ciò che la guerra ha distrutto».Passando alle questioni operative Malchiodi ha poi illustrato quali sono i primi due problemi da affrontare. Il primo sarà individuare la pietra più adatta per la ricostruzione (l’attuale troncone di campanile fu ricostruito utilizzando le macerie del campanile di Avane); solo allora saranno chiari i costi da affrontare. Il secondo problema sarà valutare attentamente i progetti della nuova viabilità, anche in relazione ai vincoli al territorio esterno alla basilica che la soprintendenza sta predisponendo. L’ultima questione sollevata dal soprintendente è quella delle azioni necessarie a far sì che la basilica entri a far parte dei monumenti censiti dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità.La conferenza stampa è terminata con un intervento di Andrea Serfogli – presidente del consiglio comunale di Pisa – che ha promesso di proporre a tutti i consiglieri comunali di devolvere l’equivalente di un gettone di presenza al comitato per la ricostruzione del campanile.