L’episodio della nascita di Gesù ha ispirato, nei secoli, le opere di molti artisti. Anche nella nostra diocesi sono molte le opere che hanno per soggetto la natività.Natività di Gesù che prendono spunto dai vangeli di Matteo (2,1-12) e Luca (2,1-20), ma anche da altre fonti: vangeli apocrifi, Drammi liturgici o le Rivelazioni di Santa Brigida di Svezia.Molte anche le opere che raffigurano l’«adorazione dei Magi». Anche in questo caso, il racconto di Matteo (2,1-12) dell’arrivo dei Magi a Gerusalemme è stato arricchito nei vangeli apocrifi da altri racconti, sì da farne una leggenda.In questo virtuale itinerario artistico ci facciamo accompagnare dalle esperte dell’ufficio dei beni ecclesiastici della nostra diocesi e Mario Noferi, studioso d’arte.In DuomoIl nostro itinerario inizia dal Duomo. Alla porta sinistra della facciata si trovano alcuni bassorilievi di nostro interesse: la «Natività» di Hans Reichle e l’«Adorazione dei Magi» di Pietro Tacca. Alla porta del transetto di San Ranieri, la Natività e l’Adorazione dei Magi di Bonanno Pisano (1180). Di due secoli più tardi, all’interno del Duomo, l’ambone di Giovanni Pisano, raffigurante scene dell’adorazione dei pastori e dell’adorazione dei Magi. Sullo stesso tema due opere su tela di Aurelio Lomi, realizzate tra il 1588 ed il 1591 e collocate nel braccio sinistro del transetto. E, a conclusione, la tarsìa disegnata da Benozzo Gozzoli e recuperata da Giovan Battista Del Cervelliera per lo stallo dell’arcivescovo. Tarsìa che raffigura la Natività e l’Adorazione dei Magi.Pochi passi ed entriamo in Battistero, dove troviamo un ambone con scene raffiguranti la Natività e l’Annuncio ai pastori. L’autore è Nicola Pisano, la data 1259-1260.In cittàPoco oltre, nell’ospedale di Santa Chiara, anche una tela di Baccio Lomi ha per tema la natività. Quest’opera fa parte di un ciclo di tele realizzate per la decorazione della chiesa della Spina. In Santo Stefano dei Cavalieri, troviamo il prezioso dipinto su tavola della Natività di Agnolo Bronzino. Nella chiesa di San Frediano, nella terza cappella della navata di sinistra, troviamo l’«Adorazione dei pastori», una tela di Ventura Salimbeni (1610), mentre nella navata di destra l’«Adorazione dei Magi» di Aurelio Lomi. Nella chiesa di Santa Marta (parete destra, altare laterale) troviamo l’«Adorazione dei pastori», opera su tela di Laurent Pecheux (1779). Anche la chiesa di San Francesco è impreziosita da alcune opere dedicate alla natività: l’affresco di Francesco Neri da Volterra, che si trova nella parete destra della cappella di San Francesco, la vetrata raffigurante l’adorazione dei Magi – la troviamo nella cappella Fantini e fu realizzata nel 1930 da Francesco Mossmeyer -; e l’«Adorazione dei Pastori» di Lodovico Cardi, detto il Cigoli, dipinto su tela collocato nel primo altare laterale sinistro.Nella controfacciata della chiesa di San Martino, ecco l’affesco raffigurante la Natività e realizzato a metà del XIV secolo da Giovanni di Nicola.È conservata all’interno del convento di San Donnino la «Natività», opera su tela di Francesco Curradi (1628). Natività anche alla chiesa Sant’Anna (Giuseppe Antonio Luchi, 1751), Santa Maria del Carmine (cappella a lato dell’altar maggiore, tela di Tommaso Tommasi, 1737), al Museo di San Matteo e alla Cassa di Risparmio di Pisa.In diocesiIl nostro itinerario prosegue nei comuni viciniori: alla pieve di Santa Maria e San Giovanni Battista a Vicopisano, ad esempio, dove, nella controfacciata, troviamo un affresco della seconda metà del XIII secolo raffigurante la Natività ed attribuito a maestri pisani. O alla chiesa dei santi Benedetto e Lucia a San Benedetto a Settimo, dove – al paliotto dell’altar maggiore – troviamo una formella in alabastro attribuita ad un maestro inglese del XV secolo. Alla chiesa del Sacro Cuore a Pontedera, ecco una Natività del XVII secolo, proveniente dalla villa Capponi-Piaggio-Agnelli di Varramista. Nella pieve di Calci ritroviamo Aurelio Lomi con una sua «Adorazione dei pastori». A Colle di Calci, un’altra «Adorazione dei pastori» del secolo XVII. Nella chiesa di Sant’Andrea in Pescaiola, due opere dedicate alla Natività e realizzate tra il XVI ed il XVIII secolo.Il nostro viaggio si conclude nel Duomo di Barga, dove nell’ambone troviamo una scena raffigurante la Natività e l’Adorazione dei Magi.