La diocesi di Pisa comincia a preparare le valigie per il convegno ecclesiale che si terrà a Verona dal 16 al 20 ottobre prossimi. Un evento che si annuncia particolarmente significativo (come lo sono stati, del resto, i tre precedenti: Roma 1976, Loreto 1985, Palermo 1995, ndr). E in cui la Chiesa sarà chiamata a confrontarsi sul ruolo dei cristiani nella società italiana.Il tema scelto per il convegno ecclesiale di Verona è «Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo». Un tema da cui emergono quattro fondamentali elementi, per dirla con le parole del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano e presidente del comitato preparatorio del convegno: «la persona di Gesù, il Risorto che vive in mezzo a noi; il mondo, nella concretezza della svolta sociale e culturale della quale noi stessi siamo destinatari e protagonisti; le attese di questo mondo, che il Vangelo apre alla speranza che viene da Dio; l’impegno dei fedeli cristiani, in particolare dei laici, per essere testimoni credibili del Risorto attraverso una vita rinnovata e capace di cambiare la storia».Il convegno ecclesiale servirà a tentare una risposta su alcuni interrogativi di fondo e di grande interesse: che cosa il Vangelo comunica alla vita dei cristiani? Come Gesù Cristo può «rigenerare» questo vissuto, soprattutto nel quotidiano? In quale modo e in quale forma i cristiani possono caratterizzare la loro presenza nel nostro Paese?Un’agile traccia di riflessione in preparazione al convegno ecclesiale è, in questi mesi, oggetto di approfondimento nella nostra diocesi.Una buona occasione per prepararsi all’evento è suggerita dall’Azione cattolica e più in generale dall’intera diocesi: domenica 19 marzo, nella pieve e nei locali parrocchiali di Calci, si terrà una giornata di studio cui parteciperà anche padre Bartolomeo Sorge. Dal mattino al pomeriggio, i presenti si confronteranno sulla relazione del gesuita e sui cinque ambiti di approfondimento indicati dal documento preparatorio: la vita affettiva, il lavoro e la festa, la fragilità umana, l’esercizio del trasmettere, la cittadinanza. All’incontro sono tutti invitati. Lo sono, in particolare, i membri del consiglio pastorale diocesano, dei consigli pastorali di vicariato, delle segreterie pastorali del vicariato, i rappresentanti delle associazioni che compongono la consulta delle aggregazioni laicali, il consiglio diocesano dell’Ac ed i presidenti delle associazioni parrocchiali.Ma un po’ tutti gli uffici, i centri pastorali, gli organismi ecclesiali sono impegnati nella preparazione dell’evento.La Caritas ha espresso il suo primo contributo per Verona nel suo convegno diocesano (vedi articolo in taglio basso), dicendo come situazioni di «fragilità» possano trasformarsi in una risorsa per tutti. Anche famiglie e ragazzi della catechesi si danno appuntamento domenica 26 marzo in Santa Caterina per un pomeriggio di festa, di condivisione e di riflessione in preparazione al convegno ecclesiale del prossimo ottobre a Verona.Nella città scaligera andranno in diversi pisani. La «delegazione» diocesana è guidata da don Luigi Gabbriellini, che sarà affiancato da Chiara Lapi, Emiliano Manfredonia, Chiara Breschi, Alfonso Di Sandro, padre Gabriele Morra e don Simone Giusti. La presidente diocesana dell’Ac Anna Maria Catarsi fa parte invece del coordinamento regionale. Un’altro pisano, Gino Doveri, è invece membro di diritto del comitato nazionale preparatorio, perché segretario nazionale della consulta delle aggregazioni laicali. I contributi diocesani di preparazione al convegno dovranno essere consegnati al gruppo regionale di coordinamento entro il prossimo 4 giugno. Le sintesi regionali dovranno pervenire invece alla giunta del comitato preparatorio entro il 31 luglio.