Il nuovo, grande Istituto santa Caterina sta per nascere. Avrà un nuovo look la palestra, che sarà utilizzata dai ragazzi delle scuole, dai toniolini e dagli atleti di una polisportiva. Sono quasi pronti i nuovi locali della scuola dell’infanzia, mentre già accolgono gli studenti i nuovi laboratori: multimediale, di fisica e di chimica. Nuovi anche il punto di ristoro e la mensa, i servizi igienici, le aule per la segreteria e la presidenza.Già ad aprile del prossimo anno, con buona probabilità, potremo raccontarvi dell’inaugurazione ufficiale dei nuovi locali scolastici. Intanto, però, nei giorni scorsi, abbiamo passeggiato lungo i corridoi e nell’ampio parco dell’Istituto con il rettore don Roberto Filippini e la preside della scuola Grazia Orsini e ci siamo resi conto dell’entità dei lavori: sarà uno dei «segni» più belli che lascerà alla nostra diocesi l’arcivescovo Alessandro Plotti.La festaL occasione per render grazie a Dio di questo dono sarà la festa patronale di santa Caterina. La festa si aprirà la sera di venerdì 24 novembre quando, nella chiesa di santa Caterina, l’arcivescovo Alessandro Plotti conferirà l’ordinazione diaconale a Luca Facchini della comunità del seminario e a Francesco Masi e Salvatore Fiorini, diaconi permanenti.Il giorno successivo, tutta la comunità del santa Caterina, dai bambini della scuola materna fino al liceo e al seminario, si ritroverà alle ore 11 in chiesa per partecipare alla celebrazione eucaristica di inizio anno. Presiederà la liturgia l’arcivescovo, mentre sono stati invitati a concelebrare, in particolare, i sacerdoti che nel 2006 festeggiano il loro anniversario giubilare d’ordinazione: don Antonio Simoni e don Silvio Baldisseri, sacerdoti da cinquant’anni e don Kazimierz Mazur e don Tadeusz Zawadzki, polacchi, preti da venticinque anni.Alle ore 13 il pranzo, nel refettorio del Seminario. La comunità parrocchiale si ritroverà alle ore 18.30 per la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Guido Corallini e alla quale parteciperanno, in particolare, i ragazzi che si preparano a ricevere i sacramenti della prima comunione e della cresima. I nuovi diaconi Luca Facchini, 25 anni, ultimo di cinque figli nati dall’unione tra Virgilio, ginecologo e Nadia, è al sesto anno di studi teologici e nel 2007 sarà ordinato sacerdote. Entrato in Seminario a venti anni, dopo la maturità scientifica, ha fatto esperienza pastorale nelle comunità di san Pio X, Fornacette, san Ranieri al Cep ed attualmente si occupa di un gruppo di scout e dei detenuti al carcere «don Bosco» di Pisa.Appartengono alla comunità del diaconato permanente Francesco Masi, 48 anni, di san Prospero, sposato e padre di cinque figli, insegnante di scuola media. E Salvatore Fiorini, originario di Antignano (Livorno) 51 anni, proveniente dalla parrocchia di san Michele degli Scalzi, sposato e padre di due figli, funzionario tecnico scientifico alla facoltà di ingegneria.Il SeminarioSono quattro le new entry nella comunità del seminario di Pisa. Da alcuni mesi hanno iniziato il loro cammino di discernimento vocazionale Federico Franchi, 21 anni e Federico Mancusi, 34 anni, provenienti dalla comunità di san Giuseppe a Pontedera; Lorenzo Bianchi, 30 anni, di Fornaci di Barga e Carlo Filié, 36 anni, di Querceta. Al secondo anno di studi teologici sono invece Francesco Parrini, che sta prestando servizio nella comunità di Asciano e Salvatore Glorioso, in servizio nell’unità pastorale di santa Marta e santa Maria Madre della Chiesa. È al quinto anno di studi ed è accolito Giovanni Vitale, impegnato nell’unità pastorale di san Michele e sacra Famiglia, mentre Luca Facchini, prossimo diacono, è al sesto anno di studi.Condivide alcuni momenti della vita di seminario Amedeo Nannini, diacono, pisano, 48 anni, direttore del pensionato universitario «Giuseppe Toniolo» e in servizio nell’unità pastorale di Pontasserchio, Limiti, Pappiana e san Martino.Il pensionato TonioloAccoglie 210 studenti il pensionato universitario cattolico «Giuseppe Toniolo»: sei studenti su dieci sono meridionali, ed in particolare pugliesi e calabresi, due su dieci provengono dall’Italia centrale e dal nord. Il pensionato offre loro alcune proposte di spiritualità cristiana: le lodi mattutine o la celebrazione eucaristica festiva – presieduta da monsignor Giuseppe Guerri – ed a cui partecipa «tra il 25% ed il 30% degli studenti che restano a Pisa durante il week-end». I toniolini avranno presto una consulta degli studenti, chiamata, tra l’altro, a fare proposte concrete sulle attività associative del pensionato. Le scuoleSono circa 270 i ragazzi dai 3 ai 18 anni che frequentano la scuola «santa Caterina» (s.cater@tiscalinet.it, telefono 050.553039): la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, quella media o il liceo scientifico paritari.L’offerta formativa all’istituto «santa Caterina» non si conclude qui. Sono almeno un centinaio le religiose ed i laici che frequentano i corsi della scuola di formazione teologica: il biennio biblico-teologico e il terzo anno di approfondimento pastorale.E molti sono anche coloro che frequentano le lezioni dell’Istituto superiore di scienze religiose.L’Istituto vanta, infine, una biblioteca ricchissima di volumi e documenti storici.La chiesaSanta Caterina d’Alessandria è titolare anche della chiesa che nasce nell’omonima piazza. Anche qui è aperto un cantiere per il restauro della facciata, finanziato dalla Fondazione della Cassa di risparmio di Pisa, mentre tetto della chiesa e campanile sono già stati restaurati, grazie anche ad un contributo della Conferenza episcopale italiana