Pisa

LAVORIAMO PER LA PACE Domenica 4 gennaio la festa della pace dell’Azione cattolica

Non possiamo continuare a chiedere a Dio di concederci la pace: egli infatti ci ha già dato tutto quello che ci serve per vivere in pace. Ci ha creati a sua immagine, quindi con dignità di persona, indipendente da razza, colore o condizione economica. Ci ha dato un mondo da conservare e da rendere sempre più vivibile, non da distruggere per interessi più o meno leciti.Il mese di gennaio è sempre stato tradizionalmente dedicato alle tematiche della pace e anche quest’anno terminerà con la festa della pace che si terrà a Pisa domenica 4 febbraio. Promossa dall’Azione cattolica in collaborazione con l’Agesci, il Centro sportivo italiano, il movimento dei Focolarini e con il patrocinio del comune di Pisa, inizierà al mattino, nella palestra del liceo pedagogico Carducci, in via san Zeno, con le attività dei ragazzi dell’Acr che poi si uniranno a tutti coloro che vorranno nella celebrazione della messa e nella condivisione del pranzo al sacco. Nel pomeriggio una gara a squadre, non competitiva, di orientamento dalle ore 15 alle 17, nelle zone del centro storico prospicenti largo Ciro Menotti. A seguire, dalle ore 17 alle 19, concerto di gruppi musicali locali e letture di brani e poesie. Ai partecipanti alla gara di orientamento verrà chiesto un contributo minimo di 2 euro, che servirà a sostenere il progetto della Caritas della Toscana, finalizzato quest’anno al recupero dei bambini ex soldato della diocesi di Kindu nel Congo. Progetto fondamentale per il consolidamento della pace, perché solo i bambini, anche e soprattutto quelli che la guerra l’hanno subita e fatta, possono costruire un mondo di pace, solo loro infatti possono veramente cambiare il cuore del mondo.In preparazione alla festa della pace, venerdì 26 gennaio, si è tenuta a Pisa, in santa Maria madre della Chiesa, una veglia di preghiera per riflettere e far riflettere sulla responsabilità che ognuno, in quanto essere umano, ha nella salvaguardia della pace. La pace è un dono, ma è anche un compito che non si può delegare. Non sono solo le grandi potenze che possono creare le guerre o difendere la pace: siamo tutti noi. Le nostre piccole abitudini, i nostri egoismi, la nostra indifferenza, le discriminazioni che fingiamo di non vedere: sono queste le cose che innescano le guerre. Viceversa la nostra accettazione delle diversità, la nostra capacità di condividere, di amare, senza se e senza ma, permettono alla pace di albergare nei cuori e nelle nazioni.Nei dintorni del coro, uno schermo «rilanciava» immagini di guerra e di pace. Consegnato il messaggio scritto da Benedetto XVI per la giornata mondiale della pace agli assessori Nicola Landucci (provincia di Pisa) Sonia Bernardini (comune di Pisa) e Massimiliano Angori (comune di Vecchiano) e ad una delegata dal sindaco di Calci.