Pisa

SEICENTO PISANI DAL PAPA

Seicento pisani in pellegrinaggio verso Roma per il grande «abbraccio» con Benedetto XVI. Partiranno ben prima dell’alba di mercoledì 18 aprile su dodici pullman. Vengono da undici comunità della diocesi: Cascina e Madonna dell’Acqua, le due parrocchie di Vecchiano, Zambra, Forte dei Marmi, Marciana e San Benedetto, Ss Sacramento di Pietrasanta e poi Valdicastello, Buti, Pontasserchio, Limiti, Pappiana e San Martino a Ulmiano e Cascine di Buti, ma anche da Casciana Terme. Con loro i sacerdoti Paolo Paoletti, Ernesto Testi, Franco Nannipieri, Alberto Marchesi, Piero Malvaldi, Vivian Durrant, Danilo D’Angiolo, Franco Cancelli, Antonio Ratti, Simone Giusti, Romeo Vio, Antonio Pyznar, Tomasz Rylko, Bernardino Domingo, Luis Restrepo, otto seminaristi. Tutti orgogliosi ed anche un po’ emozionati per aver scelto di condividere con monsignor Alessandro Plotti una giornata dell’intenso programma della visita ad limina  dei vescovi toscani dal Papa. C’è gran fermento all’agenzia «Millennium» promotrice del grande pellegrinaggio (con i seicento pisani altri 9.500 toscani). Ogni pullman sarà provvisto di cartello di riconoscimento, mentre tutti i partecipanti riceveranno un kit con cappellino giallo – identico per tutta la Toscana – il libretto delle preghiere e delle celebrazioni elaborato dalla Conferenza episcopale toscana, la copia del numero speciale di «Vita Nova» ed il catalogo dell’agenzia «Millennium».I pellegrini parteciperanno all’udienza con Benedetto XVI e, poco dopo (intorno alle ore 12,30, tempi tecnici permettendo) alla solenne concelebrazione, presieduta dal cardinale Ennio Antonelli, arcivescovo di Firenze. I pellegrini parteciperanno all’udienza con Benedetto XVI e, poco dopo (intorno alle ore 12,30, tempi tecnici permettendo) alla solenne concelebrazione, presieduta dal cardinale Ennio Antonelli, arcivescovo di Firenze. I canti della concelebrazione saranno accompagnati all’organo dal maestro di cappella della Primaziale di Pisa, Riccardo Donati, mentre l’assemblea sarà guidata da monsignor Danilo D’Angiolo.Con quale spirito partono i pisani? Quali le attese?Manuela Davini, pietrasantina, viene dalla parrocchia del Santissimo Sacramento e si recherà a Roma insieme ai genitori: «Perché partecipo a questo pellegrinaggio? Perché voglio provare una esperienza di Chiesa». «Ho già avuto occasione di incontrare Benedetto XVI. Un’esperienza che ha lasciato in me il segno – ricorda Marco Bulleri di Cascina – e che desidero ardentemente riprovarla». E ancora: «questo pellegrinaggio sarà l’occasione per dimostrare tutta la nostra gratitudine al nostro arcivescovo che sta per terminare il suo mandato». È entusiasta Manuela Staderini, titolare di un chiosco in piazza dei Miracoli: «ho già convinto una mia amica a venire con me, e ora sto cercando di convincerne un’altra. Sono stata otto volte a Lourdes o a Fatima e in agosto mi recherò  in Terra Santa: ma questo pellegrinaggio vissuto in compagnia del nostro arcivescovo, e l’idea di assistere ad una celebrazione eucaristica in San Pietro mi offrono già adesso un’emozione particolare».Riccardo Marini addetto al culto nella Cattedrale: «Sono contento di andare a Roma con i pisani, alla tomba di San Pietro per vedere il papa, ascoltare la sua decisa parola e ricevere la sua benedizione».Stefania Bini di Cascine di Buti ha già partecipato ad un’udienza papale, in Sala Nervi. «Allora c’era Giovanni Paolo II, oggi avrò la fortuna di vedere da vicino il nuovo successore di Pietro». Dopo l’«esodo» a Roma, altri impegni aspettano l’ufficio pellegrinaggi. Li ricorda il tecnico Manuela Bertelli: «Andremo a Santiago de Compostela con la compagnia di Santa Bona, a Fatima (25 – 29 giugno, in aereo), in Turchia sulle orme di San Paolo (dal 14 al 21 luglio) o a Lourdes (dal 3 al 6 settembre in aereo)».