Un tifo da stadio domenica scorsa al palazzetto dello sport di Pisa. Per un intero pomeriggio bambini e genitori, insegnanti e catechiste hanno fatto festa allarcivescovo Alessandro Plotti.Iniziata con un atto unico di Matteo Parenti e Andrea Baldassarri, messo in scena dallassociazione culturale e teatrale «il Miglio», la manifestazione è proseguita con la proiezione di alcuni dvd premiati dalle giurie del concorso diocesano per le scuole «Una chiesa e il suo vescovo».Quattro dvd, tre scuole e una associazione hanno ricevuto gli ambiti riconoscimenti: le classi 3ª A e B della scuola elementare Filzi (Istituto comprensivo Tongiorgi) per la visita al duomo e alla chiesa di santo Stefano rappresentata dai bambini; le classi 3ª F e G della sezione staccata «Castagnolo» dellIstituto comprensivo Niccolò Pisano di Marina di Pisa, per la visita guidata alla basilica di san Piero a Grado; la classe 2ª C dellIstituto superiore XXV Aprile di Pontedera per «la liturgia secondo noi»; il Movimento studentesco Azione Cattolica per la presentazione della loro associazione e delle loro attività.Larrivo dellArcivescovo, accolto con grande entusiasmo, ha spostato lattenzione sulla diocesi vista come chiesa, e sulla persona del suo pastore.Canti, preghiere, il tutto mentre gli alunni delle varie scuole, in processione, portavano il loro contributo, dei cubi colorati, alla costruzione della scritta «La chiesa siamo noi».Dopo la lettura del brano del vangelo secondo Giovanni, la riflessione dellarcivescovo che ha girato ad ognuno dei presenti la domanda di Gesù a Pietro sul lago di Tiberiade: «mi ami tu?». «Una domanda importante – ha commentato Alessandro Plotti – a cui, se risponderemo sì nulla sarà più come prima. Anche ad ognuno di noi Gesù chiede mi ami tu? e da ognuno di noi aspetta una risposta, la più sincera ed onesta possibile, pur tenendo conto delle nostre debolezze e contraddizioni, come ha tenuto conto di quelle di Pietro».Due i regali che i presenti hanno voluto fare ad Alessandro Plotti: una pianeta, perché «non si dimentichi di noi», e un dipinto eseguito dagli ospiti del Cottolengo di Pisa, che hanno voluto in questo modo esprimere il loro grazie al loro pastore.Un messaggio diverso, ma altrettanto coinvolgente, quello portato da don Emanuele Morelli, direttore della Caritas, il quale, di ritorno dal suo viaggio a Kindu, in Congo, ha illustrato la tragica situazione di quel paese e, in particolare, quella dei bambini coinvolti, loro malgrado, nelle operazioni belliche. «Non chiamiamoli bambini-soldato, chiamiamoli semplicemente bambini. Solo così potremo proporci a loro come umili compagni di viaggio» ha detto don Morelli, ancora turbato dal recente viaggio.Hanno rasserenato gli animi le premiazioni, condotte con molta pazienza, data la naturale vivacità dei premiati, da don Carlo Campinotti. Centinaia di allievi delle scuole della diocesi, accompagnati dai loro insegnanti, hanno sciamato con le braccia cariche di libri, poster, guide ed attestati di partecipazione, doni forniti dallApt, agenzia per il turismo di Pisa, dallOpera primaziale pisana e dalla redazione di Toscana Oggi.Numerosa la partecipazione, grande la soddisfazione delle scuole premiate che hanno visto riconosciuto il lavoro che ragazzi e insegnanti hanno svolto con passione, bravura, attenzione ed amore. Decisamente rappresentative del territorio le scuole premiate: Istituto comprensivo santa Caterina; Istituto comprensivo «Falcone», scuola Galilei; Istituto comprensivo di Calcinaia e Fornacette; elementari «Collodi»; Istituto comprensivo «Masich» di Buti; Istituto comprensivo «Gereschi»; scuola elementare «Biagi»; scuola «Nicola Pisano» di Pisa; Istituto comprensivo «Curtatone e Montanara» di Pontedera; Istituto superiore «XXV aprile» di Pontedera; Liceo classico «Galilei» di Pisa e Istituto «Stagio Stagi» di Pietrasanta.Raggiunto alla fine della manifestazione don Simone Giusti direttore del centro pastorale per levangelizzazione e la catechesi, che aveva promosso liniziativa, ha espresso la sua soddisfazione: «Ottima laffluenza. Possiamo dirci veramente soddisfatti delliniziativa, abbiamo dimostrato che non è poi impossibile coinvolgere i nostri insegnanti e i nostri ragazzi. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita prima del concorso e poi di questa manifestazione di chiusura. Unesperienza da ripetere».