Pisa

Le Settimane sociali a Pisa nel segno di Toniolodi Andrea Bernardini

Nel 2007 si compiono cento anni dalla prima Settimana Sociale dei cattolici italiani, svoltasi a Pistoia dal 23 al 28 settembre del 1907. Una iniziativa nata da una felice intuizione di Giuseppe Toniolo, sociologo ed economista cattolico e del cardinale – scienziato Pietro Maffi, arcivescovo di Pisa.A Pistoia e a Pisa tornerà la Settimana Sociale tornerà nell’edizione del centenario: 1.200 delegati, 200 giornalisti, centinaia di politici, amministratori, esperti di finanza e di economia, giovani impegnati nella società civile si danno appuntamento il 18 ottobre nel Duomo di Pistoia per la giornata inaugurale e nei giorni successivi al centro congressi di Pisa per discutere di «bene comune». Cento anni fa i laici cattolici che sposarono le idee di Toniolo «disegnarono» una società «ideale»: non schiava degli eccessi prodotti dalla libera concorrenza, né del determinismo che stava sotto l’ideologia marxista; ma una democrazia orientata al perseguimento del bene comune, solidale e cooperativa, capace di difendere i diritti dell’uomo e di richiamarlo ai doveri. Una società in cui le regole di convivenza avrebbero dovuto ispirarsi a valori morali. Ed in cui l’uomo, la sua dignità ed i suoi diritti dovevano venir prima delle regole del mercato.Le intuizioni di Toniolo, originario di Treviso (dove era nato il 7 marzo del 1845) e pisano di adozione – all’ombra della torre pendente arrivò nel gennaio del 1879 quando ottenne la cattedra di economia politica alla nostra università – sono ancor oggi valide per il pensiero sociale della Chiesa.Quando, nel giugno del 1965, Paolo VI arrivò a Pisa per il congresso eucaristico nazionale – ha ricordato l’arcivescovo Alessandro Plotti – volle che la Chiesa pisana acquistasse tutto il palazzo al cui interno, in un appartamento, Toniolo aveva vissuto con la sua famiglia. Per farne opere sociali e, si dice, anche per stabilirvi la segreteria permanente del comitato promotore delle Settimane sociali dei cattolici italiani. Oggi il Palazzo Toniolo è sede di una emittente cattolica, Radio Incontro, di un centro studi economico e sociali dedicati al sociologo cattolico, del consultorio familiare Ucipem, delle associazioni dei maestri cattolici Aimc e dei genitori Lag. E delle Associazioni cristiane lavoratori italiani. Ma è anche sede della Fondazione Toniolo, che insieme ad altre fondazioni ed istituzioni italiane, porta avanti il pensiero del grande sociologo ed economista cattolico e ne promuove la causa di beatificazione.È affidata, in particolare, alla Fondazione Toniolo la «ricaduta» nel territorio dell’evento di ottobre. Nelle prossime settimane la fondazione darà vita ad una serie di incontri in preparazione alla Settimana Sociale. Giovedì 17 maggio sarà a Pisa il professor Franco Garelli, sociologo dell’Università di Torino e segretario del comitato scientifico e organizzatore dell’iniziativa, per illustrare il documento preparatorio alle Settimane sociali: al mattino si incontrerà in Seminario con i sacerdoti, nel pomeriggio (alle ore 17) al palazzo della Sapienza di Pisa con la città.Per mercoledì 13 giugno, invece, al Palazzo della Sapienza, la fondazione Toniolo promuove un seminario di studi con il professor Giacomo Costa, ordinario alla facoltà di Scienze politiche del nostro ateneo, sul tema «la dottrina sociale della Chiesa e l’economia reale».La gratitudine dei cattolici nei confronti di Toniolo (e, in buona parte, anche per il cardinal Maffi) sarà espressa in più occasioni durante l’assise nazionale. A cominciare dal ricordo che ne farà il vescovo Domenico Sorrentino, che alla figura di Giuseppe Toniolo si è appassionato ormai da anni e che del sociologo pisano d’adozione è postulatore della causa di beatificazione.