Pisa

UN PRESEPE IN OGNI PAESE

Nei luoghi pubblici se ne vedono meno che in passato. Ma nelle chiese e nelle case se ne fanno ancora molti. La tradizione dei presepi resiste anche all’ultima moda del politically correct.Il nostro viaggio inizia dal centro storico di Pisa. Gli Amici dei Musei hanno chiesto ed ottenuto dalla scuola superiore sant’Anna la disponibilità della loro chiesa. Qui Fabio D’Urso e il padre Costantino, originari di Ercolano, hanno allestito un presepe in stile napoletano, benedetto lo scorso 9 dicembre dall’arcivescovo. La Natività occupa tutto il presbiterio della raffinata chiesa barocca. I visitatori saranno accompagnati da musiche di Ennio Moricone e troveranno tre schede illustrative curate dal teologo don Severino Dianich. Titolo dato all’iniziativa: «Natale di Pisa».Dirimpettaio al presepe della chiesa di Sant’Anna, ecco il suggestivo presepe semovente della chiesa di San Giuseppe della Misericordia, allestito da Irio Fazzi secondo la migliore tradizione classica. Il presepe sarà aperto per tutto il mese di gennaio dalle 8 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30. Fatti ancora pochi passi, nella navata di sinistra della chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri, troviamo un presepio artistico opera negli anni Sessanta di Nedo e Leonetta Pazzini e della loro bottega artigianale di San Giovanni alla Vena. Pochi personaggi in ceramica a grandezza (quasi) naturale: la Madonna che tiene sul ginocchio il bambin Gesù in piedi, San Giuseppe, con le mani giunte, e, di lato, una pastorella, seduta su un plinto di ceramica rossastra e una pecora.In Cattedrale, mentre scriviamo, è in allestimento il grande presepe collocato al transetto di San Ranieri pensato dall’arciprete monsignor Waldo Dolfi.Poco fuori dal capoluogo, a San Martino a Ulmiano, è conservato un presepe che i pisani over ’60 dovrebbero ben ricordare perché, dal 1951 e ancora per diversi altri anni, fu esposto alle Logge di Banchi. 80 personaggi, tutti in movimento, grazie a dodici cerchi di ruota di bicicletta azionati da un unico motore. Le figure si muovono in diversi quadri: dall’Annunciazione alla Natività fino alla fuga in Egitto. L’illuminazione consente di assistere alle varie fasi del giorno fino alla notte, con la comparsa della stella cometa. Questo presepe, fu costruito pezzo per pezzo in sei o sette mesi dall’artigiano Osvaldo Coli, lo stesso che sistemò la statua del Battista sulla cupola del Battistero e saldò l’urna contenente il corpo di San Ranieri. Il presepe è visitabile dalle ore 15 alle ore 19 tutti i giorni dal 23 dicembre fino al 6 gennaio.«Lui, Gesù, continua a donarsi» è il tema del presepe realizzato nei locali della lavanderia «Irpinia» di Madonna dell’Acqua. Come ogni anno, i giovani della famiglia Mastromarino allestiscono un presepio per condividere la fede e la speranza con chi lavora in azienda.Dalla Valdiserchio a Pontedera. Alla parrocchia del Sacro Cuore il presepe è stato allestito da Enrico Nencioni: personaggi in ceramica si inseriscono in una scenografia realizzata in polistirolo colorato. Un presepe grande e tradizionale anche al Duomo di Pontedera. Alla parrocchia di San Giuseppe il presepe è ambientato nel deserto di Giuda, e i personaggi sono vestiti di stoffa.A Pietrasanta, in piazza del Duomo, ecco il grande e bel presepe realizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’istituto statale d’arte. Sabato scorso l’arcivescovo ha inaugurato il grande presepe realizzato nella chiesa del Santissimo Sacramento da Vinicio Lombardi, Patrizio Calcagnini, Roberto Bertelli e Giuseppe Vagli, affidando al parroco monsignor Danilo D’Angiolo la sua benedizione per tutte le famiglie che hanno realizzato in casa il segno della natività di Gesù.A San Lorenzo a Pagnatico e San Giorgio il parroco don Antonio Simoni benedirà, domenica 23 dicembre, le statuine di Gesù bambino che parteciperanno al concorso dei presepi indetto nelle due frazioni di Cascina (la premiazione è prevista per la Messa solenne dell’Epifania). Numerose le adesioni al concorso dei presepi organizzato dalla scuola paritaria Cif di Cascina, in mostra in questi giorni.Anche a Riparbella – come già scritto negli scorsi numeri – si fa un concorso di presepi. Quello più suggestivo resta nei locali del cinema parrocchiale, autore il parroco don Bruno Chiavacci ed i suoi collaboratori: un presepio animato con oltre 140 personaggi mobili, distribuiti su una superficie di circa 80 metri quadrati e impegnati nei vari mestieri artigianali, in campagna, nei boschi e negli antichi borghi. Costruito tutto a mano mettendo insieme rete, gesso, ferro, stoffa: le case e i personaggi, ad esempio, sono state formate mettendo insieme legno, polvere di alabastro per fare i mattoncini, le pecore e i tetti delle case.È un presepe che richiama, dalla notte di Natale fino al 28 febbraio, tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 20, migliaia di visitatori da tutta la Toscana. Espressione, come tutti quelli che abbiamo descritto, di fede, di tradizione, di cultura e di arte.ha collaborato Francesca Scarpellini