Pisa

IL «BENTORNATO» DELLA CITTA’ DI PISA

di Maria Laura Simonetti (commissario prefettizio comune di Pisa)

Autorità, cittadini,oggi ho l’onore e il privilegio di partecipare alla giornata dedicata all’insediamento del nuovo Arcivescovo di Pisa, Mons. Paolo Benotto, porgendo a tutti i presenti il saluto della Amministrazione Comunale di Pisa, nella mia veste di Commissario Straordinario.L’ingresso del Vescovo Benotto alla guida della Diocesi è un fatto che interessa l’intera comunità e rappresenta per lui, tra le altre cose, anche un ritorno a casa. Come tutti sappiamo, infatti, il nuovo Arcivescovo è nato e cresciuto in questa terra, diplomandosi al Liceo Scientifico Ulisse Dini e poi studiando al Seminario di Santa Caterina, fino alla sua ordinazione a sacerdote, nel 1973. Negli anni successivi don Benotto è stato segretario dell’indimenticabile Arcivescovo di Pisa, Benvenuto Matteucci, quindi parroco e, anni più tardi, Vicario generale della Diocesi, con il Vescovo uscente, l’altrettanto amato Mons. Alessandro Plotti. Nominato Vescovo a Tivoli, nel 2003, Mons. Paolo Benotto è infine tornato a Pisa, iniziando un servizio episcopale che ci auguriamo possa durare a lungo. Egli porta con sé la grande varietà di esperienze maturate a tutti i livelli della Chiesa, esperienze che senza dubbio avrà gradito e che gli saranno utili, alla guida della nostra Diocesi, anche per dare continuità, come lui stesso ha detto, al lavoro svolto dal suo predecessore, al quale desidero qui rinnovare i sentimenti di affetto e di riconoscenza già espressi pubblicamente dai suoi diocesani. Assistiamo qui oggi, dunque, ad un passaggio di testimone, nel segno e nel solco della grande tradizione dei Vescovi di Pisa.Un segno e un solco che le doti di Mons. Benotto, la sua stessa origine, le sue radici e l’esperienza maturata in tanti anni possono essere considerate come la piattaforma del suo programma al servizio della Diocesi e della nostra intera comunità. Moltissimi auguri, caro Mons. Benotto, a nome mio e di tutti i cittadini che, sia pure come Commissario Prefettizio, ho in questi mesi l’onore di rappresentare. Grazie.