Pisa

LA CARITAS AI NUBENDI: CELEBRATE MATRIMONI SOLIDALI

Individuare un piccolo servizio da fare insieme.La costruzione della vita comune sopra solide fondamenta impegna i fidanzati a scegliere di condividere la loro vita, oltre che con l’amato, anche con chi della vita è stato privato.La proposta di un’esperienza di volontariato può essere l’offerta di un contesto positivo e favorevole nel quale scoprire ed attivare la parte più bella di se stessi. I fidanzati possono fare esperienza che coniugarsi non è ripiegarsi sull’altro ma essere un nucleo indissolubile che si apre agli altri senza limiti e che questa scelta “onora” il proprio vivere (cfr. R. Cocciante). La destinazione delle offerte raccolte durante la celebrazione del matrimonioSi propone agli sposi, d’accordo con il sacerdote celebrante e/o con il parroco, di individuare un obiettivo di solidarietà verso il quale indirizzare le offerte raccolte durante la celebrazione del matrimonio.Se gli sposi sono particolarmente coinvolti nella scelta dell’obiettivo, perché sono volontari in quell’ente, perché sono particolarmente sensibili a quel determinato problema o per qualsiasi altro motivo, potrebbero essere i protagonisti della colletta, andando loro stessi a raccogliere le offerte.E’ la scelta di far partecipare qualcun altro alla loro gioia condividendo con lui/loro un po’ delle proprie risorse. Invitare un “povero” al proprio pranzo di nozzeSi propone di “invitare” simbolicamente un “povero” al proprio pranzo di nozze destinando una quota corrispondente al costo di un invitato per un progetto di solidarietà che potrebbe essere il servizio di carità della parrocchia nella quale si celebra il matrimonio, un’associazione alla quale i fidanzati sono particolarmente legati, un’attenzione che trova gli sposi particolarmente sensibili oppure un microprogetto scelto per l’occasione. Per un matrimonio equo e solidaleSi propone di qualificare il proprio pranzo di nozze chiedendo al “catering” prescelto di caratterizzare il pranzo/cena di nozze utilizzando, per il confezionamento dei cibi, i generi alimentari del Commercio equo e solidale.Consapevoli delle resistenze che i “catering” faranno ad una richiesta del genere si potrebbe contrattare che almeno il caffè servito alla fine del pranzo o della cena sia caffè equo e solidale.Questa scelta dovrebbe essere adeguatamente supportata da un discreto impegno informativo. Una bomboniera solidale!La proposta è di realizzare le “bomboniere” del proprio matrimonio presso un negozio del commercio equo e solidale o presso una cooperativa sociale che impiega soggetti vulnerabili (disabili, tossicodipendenti…).Un’altra tradizione, (…probabilmente indotta da motivi di carattere commerciale!) è quella che gli sposi consegnino agli invitati, alla fine del party, un piccolo ricordo. Spesso viene consegnata una fotografia del matrimonio o un’altra bomboniera, un piccolo segno espressione dell’affetto ricevuto in quel giorno.La proposta che facciamo è che potrebbe essere scelto un segno con un alto valore sociale (commercio equo, cooperativa sociale…) per esprimere la volontà di costruire una famiglia attenta agli ultimi.Oppure gli sposi potrebbero decidere eliminare queste bomboniere alla fine del party e di destinare il denaro risparmiato ad un progetto di solidarietà.Anche queste scelte dovrebbero essere supportate da un adeguato impegno informativo. Perché non si sprechino neppure le briciole.Una esperienza comune nei party di nozze è quella della sovrabbondanza delle portate e del conseguente spreco di risorse. Per questo proponiamo di chiedere al proprio “catering” di raccogliere quello che avanza dal proprio pranzo di nozze per destinarlo alle mense dei poveri.Specialmente durante i mesi estivi, quando sono chiuse le mense che forniscono un pasto caldo, poter fornire, al posto dei panini una pietanza diversa è segno di rispetto e di attenzione nei confronti della vita delle persone più deboli. L’esperienza ci dice che lo spreco può essere evitato e che è possibile realizzare scelte di condivisione e di solidarietà per coinvolgere altri, soprattutto i più poveri,nella gioia del proprio matrimonio. Regaliamo la solidarietàQuesta proposta è molto esigente, eppure alcune coppie l’hanno già praticata. Si tratta, concretamente, di rinunciare ai regali di nozze chiedendo agli invitati al matrimonio, parenti ed amici, di destinare l’equivalente del regalo che avrebbero deciso di fare, verso un progetto di carità proposto dagli sposi stessi. Concretamente si tratta di regalare solidarietà.Alcune coppie che hanno scelto di vivere questo segno potrebbero essere invitate nei percorsi formativi a confrontarsi con le coppie di fidanzati, come testimoni di che cosa significa sobrietà e semplicità, a partire dalle scelte concrete, per la loro vita. I bilanci di giustizia“Bilanci di giustizia” è un esempio di economia alternativa, che mette al centro l’uomo e non il profitto, ed è un’esperienza che per cambiare il mondo propone di partire subito dalla vita quotidiana. Concretamente consiste nel verificare se i nostri acquisti seguono criteri di giustizia, eticità e rispetto per l’ambiente. Se no, la proposta è quella di cambiarli.L’obiettivo è la riduzione dei consumi e un utilizzo il più possibile etico del proprio denaro. Senza tralasciare di “liberare” parte del tempo per lo svago e per le relazioni con gli altri.Il denaro risparmiato potrebbe essere investito in progetti di solidarietà. L’affido familiare e l’adozioneUna canzone dice che non è difficile nuotare contro la corrente ma salire fino in cielo e non trovarci niente (cfr. I. Fossati). Molti bambini mancano di una famiglia, di quel luogo caldo e protetto ma anche responsabilizzante e impegnativo dove fiorire e portare frutti di fedeltà, per un periodo della loro vita o per sempre. Ecco che l’affidamento temporaneo e l’adozione sono le risposte che una famiglia è capace di dare quando si mette coraggiosamente in ascolto del grido dei piccoli.Sono scelte impegnative che non si improvvisano ma che hanno bisogno di essere adeguatamente supportate da un serio e preciso itinerario formativo.Crediamo tuttavia che sia importante riconquistare il coraggio di fare proposte esigenti. E’ la radicalità evangelica che innamora e converte il cuore dei giovani a percorsi e progetti coinvolgenti. In conclusioneQuesta lista è senz’altro ampliabile, per questo accettiamo integrazioni.Tuttavia crediamo fermamente che una comunità ecclesiale sarà capace di educare efficacemente i fidanzati a scelte di carità, quando testimonierà per prima, con prassi concrete e verificabili, di percorrere i sentieri della sobrietà, della semplicità, della solidarietà e della condivisione.