Alessandro BantiSarà merito dell’ordinanza del sindaco Filippeschi o delle favorevoli condizioni climatiche, fatto sta che l’edizione 2009 della Luminara è risultata una delle più riuscite per illuminazione e partecipazione. Ha fatto il giro del mondo la notizia del primo cittadino pronto a multare i residenti sui Lungarni che, nella sera della vigilia del Santo Patrono, non avessero partecipato alla Luminara esponendo le biancherie e accendendo i relativi lumini. Avvocati pronti ad impugnare il codice civile e associazioni dei consumatori in rivolta per un invito al buon senso che purtroppo, come spesso accade nel nostro paese, ha bisogno dello spettro di una multa per poter essere applicato. Alla fine lo spettacolo nel suo insieme ne ha certamente guadagnato. Tra i più ammirati Palazzo Blu, rimasto aperto fino a mezzanotte per la mostra su Galileo «Il cannocchiale e il pennello». In Arno sull’imbarcazione della Polizia di Stato hanno vissuto una grande emozione i bambini in cura nel centro di onco-ematologia pediatrica all’Ospedale Santa Chiara. Ottime anche le iniziative che hanno portato i turisti da Piazza dei Miracoli alla Luminara a bordo del pullman scoperto o del trenino che di solito fanno il tour della città. Tra i turisti privilegiati i rappresentanti delle città di Kolding, Rodi, Santiago de Compostela e Hangzhou che proprio in questi giorni hanno suggellato il gemellaggio con Pisa. Dopo i fuochi di artificio la festa è proseguita non solo sui Lungarni ma anche nelle piazze adiacenti dove i giovani pisani e i tanti studenti residenti nella nostra città si sono scatenati a suon di musica, segno di un evento che cambia ma che è molto sentito da tutti. Non da meno le celebrazioni del giorno del Santo Patrono e la partecipazione alla regata in Arno per il 61esimo Palio di San Ranieri. Ora il denso programma del Giugno Pisano attende la conclusione con il Gioco del Ponte previsto in notturna per sabato 27. Una scommessa quella dell’anticipo al sabato: si punta sul fresco dell’orario serale che dovrebbe favorire la partecipazione del pubblico per il definitivo rilancio.