La diocesi di Pisa in festa per la Madonna di sotto gli organi. Lunedì 25 ottobre, alle ore 18 in Cattedrale, concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto. La festa sarà preceduta da quattro giorni di preparazione: da giovedì 21 a sabato 23 ottobre, Messe in Duomo alle ore 8 e alle ore 18, rosario meditato alle ore 17.30. Domenica 24 ottobre celebrazioni eucaristiche alle ore 8, 9.30, 11 e 12 e, alle ore 16 pellegrinaggio del vicariato delle Colline pisane per riportare in Duomo la reliquia di San Ranieri.L’icona che tutti conosciamo come la Madonna di sotto gli organi rappresenta l’immagine di una Madonna col Bambino, dipinta a tempera nel XIII secolo, grande cm 97 x 56, dotata di una cornice a rilievo e di uno zoccolo.Particolarità dell’opera: la Madre di Dio sorregge il Bambin Gesù con il braccio destro. Difficile dire da dove provenisse e come arrivò in Duomo. Fino dai primi decenni del ‘500 era diffusa la tradizione che l’icona, in antico, fosse appartenuta alla chiesa parrocchiale di Lombrici (vicino a Camaiore), ma nel 1225, in occasione di una guerra tra la famiglia Cattani, proprietaria dei castelli intorno a quel paese, e i lucchesi, i pisani, alleati dei Cattani, nel momento della disfatta l’avrebbero trafugata e portata a Pisa, dove «la posero sotto l’organo (del Duomo) e fu il mese di marzo 1226». Una tradizione contenuta nei manoscritti delle «Historie Ecclesiastiche della Città di Pisa» di Tommaso Nervi del 1625, delle «Croniche di Pisa» compilate da Jacopo Arrosti nel 1654 e nella «Pisanae Primatialis Dignitatum ac Praebendarum omnium Descriptio» compilata da Ottavio D’Abramo nel 1725. Altre tradizioni, più o meno leggendarie, parlano invece di una sua provenienza da Luni, o dall’oriente bizantino: l’icona sarebbe stata portata a Pisa da uno degli Upezzinghi.Non si è nemmeno certi del suo autore: la critica più recente, sulla scia dello studioso americano Edward N.Garrison, attribuirebbe quest’opera d’arte al pittore volterrano-lucchese Berlinghiero Berlinghieri; anche se altri, come Michele Bacci, ritengono che l’opera provenga dall’Oriente e fosse destinata a devozione privata.La devozione all’icona della Madonna di sotto gli organi, segna profondamente la storia di Pisa. Per secoli l’immagine è stata per lunghi periodi velata ed il suo «scoprimento» si è sempre svolto con un complesso cerimoniale, che vedeva coinvolte le massime autorità religiose e civili. Adesso l’immagine mariana è scoperta ed ogni giorno visibile.Andrea Bernardini