Pisa

«QUANTI PANI AVETE?»: VERSO LA GIORNATA MONDIALE DELLE VOCAZIONI

di Caterina Guidi

Era l’11 aprile del 1964 quando Paolo VI, con un radiomessaggio, dava il suo «sigillo» alla prima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Da allora i cattolici di tutto il mondo, nella domenica in cui la liturgia romana invita a riflettere su «Gesù buon pastore», pregano per le vocazioni, in particolare quelle alla vita sacerdotale e consacrata. Nel 2010 – anno dedicato ai sacerdoti e alla memoria del Santo curato d’Ars – il Papa aveva invitato a soffermarsi in particolar modo sul valore della testimonianza e dell’esempio, mezzi privilegiati per suscitare nei giovani il desiderio di seguire il Signore più da vicino.«Oggi, la sequela di Cristo è impegnativa» scrive Benedetto XVI nel messaggio indirizzato quest’anno ai fedeli. «Vuol dire imparare a tenere lo sguardo su Gesù, a conoscerlo intimamente, ad ascoltarlo nella Parola e a incontrarlo nei Sacramenti; vuol dire imparare a conformare la propria volontà alla sua. Si tratta di una vera e propria scuola di formazione per quanti si preparano al ministero sacerdotale ed alla vita consacrata, sotto la guida delle competenti autorità ecclesiali. Il Signore non manca di chiamare, in tutte le stagioni della vita, a condividere la sua missione e a servire la Chiesa nel ministero ordinato e nella vita consacrata». La Chiesa, dice il Papa citando il suo predecessore, «“è chiamata a custodire questo dono, a stimarlo e ad amarlo: essa è responsabile della nascita e della maturazione delle vocazioni sacerdotali”». Ad essere chiamate in causa per prime sono le Chiese locali, le diocesi, con le loro «forze», le loro risorse e particolarità, le loro necessità. Così – presentando il tema della Giornata, «Proporre le vocazioni nella Chiesa locale», il Pontefice ha esortato ogni diocesi a rendersi «sempre più sensibile e attenta alla pastorale vocazionale, educando ai vari livelli, familiare, parrocchiale, associativo, soprattutto i ragazzi, le ragazze e i giovani a maturare una genuina e affettuosa amicizia con il Signore».A Pisa il Centro diocesano vocazioni propone alcune iniziative di riflessione e preghiera in preparazione alla Giornata del 15 maggio. Oltre alla mostra vocazionale «Per dire sì a Dio», in programma dal 6 al 13 maggio nella chiesa di San Pietro in Vinculis (vedi articolo in taglio basso), venerdì 13 alle 21 nella chiesa del Sacro Cuore l’Arcivescovo presiederà una veglia di preghiera diocesana, dal titolo «Quanti pani avete?». Oltre alla preghiera comunitaria e alla riflessione proposta da monsignor Benotto, il programma prevede anche la testimonianza diretta di Federica Cammarata, giovane postulante delle suore Apostoline, e quella di una coppia di sposi. Nella stessa serata l’Arcivescovo ammetterà Bryan Dal Canto (nella foto) al cammino verso il sacerdozio. 22 anni, cresciuto nella parrocchia pontederese della Madonna dei Braccini – Santa Lucia, nel 2008 ha conseguito il diploma di maturità classica ed è entrato in Seminario: «verso i 17 anni – spiega – ho cominciato a interrogarmi su cosa volessi fare della mia vita. Naturalmente all’inizio pensavo allo studio… si trattava di scegliere un percorso dopo la scuola e già pensavo di iscrivermi a Giurisprudenza o a Filosofia, magari per fare l’insegnante. Però mi sentivo insoddisfatto, sentivo che qualcosa mancava». A Pontedera Bryan faceva «vita di parrocchia», come animatore, catechista, ministrante: «nel giro di un anno, aiutato anche dal mio parroco, è maturata la decisione di entrare in Seminario». Nel 2008 Bryan ha dato una mano nell’animazione dei week-end vocazionali promossi dal Centro diocesano vocazioni. Oggi presta servizio alla parrocchia del Sacro Cuore, dove si occupa in particolare della catechesi per gli adolescenti. Dopo i tre anni di discernimento che ogni seminarista è chiamato a fare («questi anni in Seminario sono stati belli, mi hanno fatto conoscere una realtà grande e ricca di Chiesa diocesana») il 13 maggio l’Arcivescovo lo ammetterà ufficialmente fra i candidati al diaconato e al presbiterato.VIDEO, IMMAGINI E PAROLE PER DIRE SI’ A DIOLa chiesa di San Pietro in Vinculis, su piazza della Berlina, nelle immediate vicinanze di locali e gelaterie, durante tutto l’anno e specialmente nella bella stagione è spettatrice della vita notturna della città. Anche per la sua posizione centrale – nel cuore della Pisa del divertimento e del ritrovo giovanile – è stata scelta per ospitare la mostra vocazionale «Per dire sì a Dio», in programma dal 6 al 13 maggio. L’iniziativa – promossa dal Centro diocesano vocazioni – è curata dalle suore Apostoline, presenti a Pisa da quasi due anni con una comunità nella chiesa universitaria di San Frediano. «La mostra – spiegano le suore – vuole essere uno spazio “di sosta” nella vita frenetica che conduciamo, un’opportunità di incontro e riflessione sulle grandi domande della nostra vita, per conoscere le diverse possibilità di impegno in vista di autentiche scelte di vita». Attraverso 15 pannelli espositivi con immagini e parole, i visitatori saranno invitati a intraprendere un vero e proprio viaggio che parte dai propri sogni e desideri – chiamati a incontrarsi col «sogno» di Dio sulla vita di ciascuno – per passare al confronto con le vocazioni nella Bibbia, in particolare con la chiamata di Maria e di Gesù. Si passa poi all’illustrazione delle diverse vocazioni nella Chiesa, per arrivare infine al «centro», alla dimensione personale di ogni chiamata. A questo punto i visitatori potranno sostare un po’ in preghiera per «fare sintesi» davanti al Signore dell’esperienza vissuta. «Ospiti speciali» dell’iniziativa, San Ranieri e il Servo di Dio Giuseppe Toniolo, santi della Chiesa pisana, esempi di laici che hanno detto sì a Dio: a loro saranno dedicati due dei pannelli espositivi. Non solo: la mostra prevede anche la proiezione di video, testimonianze a tema e attività di incontro e approfondimento. «Sulla piazza sarà presente un gazebo con materiale divulgativo. Nella splendida cripta della chiesa ci sarà l’accoglienza dei gruppi di visitatori da parte di alcuni animatori. Questi – coinvolti in prima persona nella testimonianza della propria esperienza vocazionale – guideranno le persone nel percorso della mostra e animeranno piccole attività di laboratorio. Dalle parrocchie, dai gruppi giovanili e dalle comunità religiose si sono resi disponibili circa 70 animatori che si sono preparati – con due incontri di formazione – per l’evento: «il loro impegno di annuncio e animazione- sottolineano le suore – sarà un’esperienza eccezionale di missione per la Chiesa». Incontro – quindi -, approfondimento, riflessione, ma anche preghiera sono i punti di forza di una mostra che è espressione dell’apostolato vocazionale che da 50 anni le suore Apostoline svolgono nella Chiesa: attraverso immagini e parole hanno portato la Buona Notizia del Vangelo della vocazione in molte parti d’Italia; a Pisa fu già allestita una prima volta nel 1988 in Arcivescovado. In San Pierino, sopra la cripta che ospita i pannelli, sarà sempre esposto il Santissimo Sacramento, davanti al quale per tutta la settimana vocazionale si alterneranno in preghiera – oltre ai visitatori – alcune comunità religiose della diocesi. «Ogni visita si concluderà con un momento di preghiera insieme, affidando proprio a Gesù Eucarestia le domande, i dubbi, i sogni e i desideri, la ricerca vocazionale di ciascuno». La mostra può essere visitata in qualunque momento della giornata, dalle 10 alle 22, da singoli e gruppi più o meno grandi, senza limiti d’età. Attesi in particolar modo i gruppi parrocchiali, i catechisti, gli animatori, le classi scolastiche, gli studenti universitari, le associazioni e tutti coloro che operano nel campo dell’educazione giovanile.Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi allo 050 46422 o all’indirizzo aposoline.pisa@gmail.com.C.G.