Pisa

Si sono concluse le celebrazioni in onore degli ottanta anni dalla morte di Coccapani

di Christian Ristori

Coccapani fu un uomo innamorato di Dio»: così padre Vincenzo Coli, vicario della provincia toscana dell’ordine dei frati minori conventuali (e per molti anni custode generale del sacro convento di Assisi) durante la concelebrazione eucaristica da lui presieduta nella chiesa di San Francesco in Pisa: l’ultimo «atto» delle celebrazioni in onore del servo di Dio Lodovico Coccapani, spentosi ottanta anni fa a Calcinaia. Riferendosi alle letture del giorno (solennità di Cristo re dell’universo), padre Coli ha sottolinato come ‘sor Lodovico nella vita abbia sempre riconosciuto Gesù come «re del suo cuore» conformandosi in umiltà all’esempio di San Francesco d’Assisi. Con pazienza, come le dieci vergini sagge della parabola evangelica, il servo di Dio si mise in attesa di Cristo ogni giorno della sua vita, nutrendosi quotidianamente della Eucarestia. Dopo la partecipazione alla Messa quotidiana nella chiesa di San Francesco, Coccapani partiva per andare a trovare i suoi poveri assistiti. Non portava loro solo «aiuti materiali», ma molto di più, come ebbe a dire di lui il confratello Enrico Pistolesi durante la commemorazione ai funerali: «Non la visita affrettata del benefattore ma la visita affettuosa e premurosa dell’amico; nelle case ove tu (Lodovico Coccapani, ndr) entravi, tu, più che buoni di pane o di latte, portavi un cuore infiammato di amore.Hanno concelebrato assieme a padre Coli, padre Tomasz Rylko parroco di San Francesco, il confratello padre Raffaele e don Roberto Canale assistente spirituale della San Vincenzo per le diocesi di Pisa e San Miniato. Presenti alla cerimonia poiché Coccapani era uno di loro, anche i membri dell’Ordine francescano secolare (Ofs) rappresentati dal ministro Giuliana Bucchioni ed i membri della Deputazione di Santa Ubaldesca di Calcinaia guidati dal presidente Damiano Carpita. Leandro Casarosa, presidente del consiglio centrale della San Vincenzo de Paoli per le diocesi di Pisa e San Miniato, ha consegnato a padre Coli un ritratto del servo di Dio eseguito dal pittore Giovanni Giuliani; mentre Lucia Ciampi, sindaco di Calcinaia, presente alla celebrazione insieme a molti suoi concittadini ha fatto dono al religioso di una copia della vita di Coccapani scritta da monsignor Icilio Felici. Al termine della celebrazione, prima della recita della preghiera per la beatificazione del servo di Dio, i presenti hanno ricordato l’amicizia che legò in vita Lodovico Coccapani e Giuseppe Toniolo, prossimo beato: entrambi furono impegnati nella San Vincenzo de Paoli ed entrambi lavorarono in un clima sociale non facile, contraddistinto da forti ostilità tra le istituzioni ed i cattolici dell’epoca.; eppure questi due personaggi seppero proclamare con coraggio la loro fede cristiana nei vari campi nei quali operarono.Le celebrazioni in onore di Lodovico Coccapani si erano aperte lo scorso 5 novembre, quando, nel cimitero di Calcinaia, il postulatore della causa di beatificazione padre Angelo Paleri, aveva guidato una preghiera. Ed erano proseguite sabato 12 novembre con un concerto di musica sacra nel corso del quale sono state raccolte e donate alcune offerte alla mensa dei poveri «L’Angolo dell’accoglienza di Lodovico Coccapani»