Massa Carrara - Pontremoli
Carnevale a Marina di Carrara
Centinaia di persone di ogni età, si sono date appuntamento lungo l’intera via Felice Cavallotti per trascorrere un paio d’ore nella più completa allegria, quasi a voler dimenticare gli affanni e le preoccupazioni giornaliere. Tanti ragazzi, che si sono «affrontati» tra loro dando vita a vere e proprie battaglie con le bombolette, a suon di bianchi spruzzi che non salvavano nessuno, neppure i più tranquilli che avrebbero fatto volentieri a meno di essere scelti come bersaglio. E ancora tanti bambini che facevano sfoggio dei più svariati costumi, pronti a salire a turno sui carri o sul trenino in braccio ai loro genitori che, di buon grado, partecipavano al divertimento dei figli.
A rendere possibile la sfilata di quest’anno, è stato un Comitato formato da oltre trenta persone, che si è avvalso del patrocinio del Comune di Carrara e della Circoscrizione «5» di Marina. Un gruppo di persone, tutti volontari, in particolare pensionati, anziani, insegnanti, alunni e studenti che frequentano la Scuola elementare e media «Buonarroti», che per mesi si sono alternati nella costruzione dei carri e che, fin dalla prima uscita, hanno visto premiate le loro fatiche.
Il presidente del Comitato Luciano Gardenghi e la vice Maria Luisa Menconi ricordano, con una certa nostalgia, le sfilate negli anni che vanno dal 1948 al 1953, quando la manifestazione venne interrotta, la ripresa del Carnevale, nel 1983, e si dicono soddisfatti della riuscita del corso e della numerosa e entusiastica partecipazione della gente. Gardenghi e Menconi tengono soprattutto a sottolineare il fatto che tutto è affidato ad un gruppo di volontari che vedrebbero di buon grado anche la presenza di altre persone, non soltanto nel giorno delle sfilate, ma durante l’intero anno, nel momento in cui prende vita la nuova edizione, per portare il loro contributo di idee e di lavoro.
In tutto sei i carri che hanno sfilato: «Moby Dick», «Silvius Caesar Augustus», «Mucchilandia» (La mucca Carolina) ideato da Gugliemo Tenerani, «La corriera delle Ande», «Il Bruco», e «Il trenino», scortati da due tricicli, «Il maggiolino» e «L’automobile».