Massa Carrara - Pontremoli

SCUOLE CATTOLICHE: AL PASSO CON I TEMPI

DI LAURA MALTESEIl mondo della scuola sta vivendo, in questo tempo, un momento di profonde trasformazioni e quindi anche di instabilità a livello legislativo ma soprattutto a livello sociale e formativo. La cosiddetta «riforma Moratti», mettendo al centro delle programmazioni didattiche il valore della persona, e quindi dell’alunno, ha dato un spinta decisiva scuola italiana. Tuttavia occorreranno alcuni anni di «rodaggio» prima la riforma produca i frutti di cui è depositaria.COINVOLTE NELLA RIFORMA La scuola «paritaria», la scuola cattolica per intenderci, è pienamente coinvolta nell’avvio della riforma e se è vero che a livello teorico, di linee di principio, è pressoché impossibile non concordare con quanto indicato dal ministro, in maniera altrettanto veritiera occorre affermare che l’applicazione pratica di tale decreto rimane ancora un po’ nebulosa. Piani di studio personalizzati, cambiamenti orari, docente tutor, portfolio, coinvolgimento delle famiglie… realtà interessanti e anche stimolanti ma che pare tengano poco conto della realtà della scuola, delle obiettive difficoltà legate a problemi gestionali, organizzativi, finanziari e soprattutto di crescita dell’informazione e della formazione di genitori e operatori del settore.Nonostante ciò le nostre scuole, già dallo scorso anno, hanno iniziato un percorso di avvicinamento alla riforma e nell’anno scolastico che inizierà in questa settimana si è deciso di mettere in atto alcune delle cosiddette innovazioni della legge, partendo dai punti fermi della gradualità, della collegialità, del dialogo e della collaborazione. SEMINARI E APPROFONDIMENTILa partecipazione a corsi e seminari sia a livello locale che regionale, la costituzione a livello provinciale della «Federazione istituti attività educative» (Fidae), un oganismo ecclesiale nazionale che si interessa delle scuole cattoliche a partire da quella primaria, la coordinazione sempre a livello locale della Consulta per la scuola cattolica, ha permesso, e sicuramente permetterà nel tempo, di rendere le istituzioni cattoliche una presenza significativa impegnata sia a livello formativo globale che istruttivo nel territorio locale, nella Diocesi e nella società civile in genere. FORMAZIONE GLOBALELa scuola cattolica vuole in ogni caso sottolineare con forza il proprio essere soggetto sociale, capace di realizzare una «scuola partecipata», che pone al centro del proprio agire educativo la formazione globale della persona, nello spazio di una nuova relazionalità fortemente radicata nei valori civili e aperta all’incontro con Dio.