Lucca

Associazioni laicali e discepolato

«Diventare stelle in mezzo all’oscurità», frase tratta dall’enciclica «Fratelli Tutti» di Papa Francesco, è stato il titolo dell’incontro e l’invito rivolto ai presenti, tornati a riunirsi dopo due anni. Un appuntamento questo, ha detto al termine il segretario Battaglia, che deve diventare un appuntamento fisso di apertura dell’anno associativo.

A dare l’idea per il titolo della domenica, ha introdotto Battaglia, è stato un articolo su «Il Sole 24 ore». Il giornalista autore dell’articolo, rivolgendosi a imprenditori, industriali e leader, si chiedeva come si facesse ad essere forti e gentili al tempo stesso, ad essere gentili nell’emergenza, quando la prima priorità è risolvere, andare avanti veloci, guidare gli altri. Chi ha tempo per la gentilezza? Chi ha la forza per essere anche gentile? A tali domande rispondeva che il leader può veramente fare la differenza per le persone proprio con la gentilezza. «Questo vale soprattutto per i presidenti e responsabili associativi di aggregazioni laicali che vivono con passione l’appartenenza ecclesiale, ma che vogliono anche stare con coraggio e determinazione nel mondo per testimoniare la gentilezza cristiana» ha continuato Mario Battaglia. «Una gentilezza che è l’espressione, attraverso gesti concreti, di almeno tre capacità: riconoscere lo stato di bisogno degli altri e di dargli priorità, decidere consapevolmente di non ignorare i segnali di difficoltà psicologica dei propri associati; permettere agli altri di dare un nome alle proprie emozioni, ossia fare della propria associazione un territorio in cui le persone sentano di potersi esprimere in sicurezza per riappropriarsi dell’energia emotiva necessaria a guarirsi da sé; avere cura di sé ricercando uno spazio congruo, adeguato e quotidiano di meditazione silenziosa dove incontrare il Cristo». «Il discepolato» ha detto mons. Paolo Giulietti dopo la lettura del brano evangelico della chiamata dei tre discepoli, «nasce da quattro pilastri che vanno vissuti per essere Chiesa: il primo è la Parola che non è come le altre; il secondo è la certezza che le cose impossibili succedono; il terzo è la chiamata che nasce singola e personale per poi diventare collettiva; il quarto è la missione, è lasciare tutto e seguire Gesù come Pietro, Giacomo e Giovanni. La Chiesa nasce così, riponendo fiducia dopo aver ascoltato la Parola».