Lucca

Chiara Terigi: «Per fare l’attrice mi sono tolta una maschera»

In questi anni hai fatto molto teatro ma anche qualche cortometraggio. Nel tuo futuro di attrice ti piacerebbe più recitare sulle assi di legno del palco o davanti la cinepresa? «Da entrambe le parti. Non ho preferenze». Con chi ti piacerebbe lavorare? «Luca Guadagnino, Paolo Virzì, Valeria Bruni Tedeschi, Antonio Latella. Mi piacerebbe anche creare una mia compagnia con i miei colleghi di Accademia». Nel frattempo ti sei anche laureata allo Iulm. Ti stai forse preparando un piano b? Solitamente gli attori teatrali hanno una notevole cultura ma prevalentemente umanistica. Devi essere una personalità poliedrica… «Secondo me questo è un luogo comune. Conosco attori laureati in ingegneria! Non lo so perché mi sono laureata in marketing e comunicazione, forse mi sembrava impossibile fare l’attrice, così sono andata a Milano per l’università, lì poi mi sono innamorata di un ragazzo e per un bel po’ la mia vita sembrava aver preso tutt’altra piega ma l’ultimo anno prima della laurea ho avuto una crisi esistenziale, piangevo sempre e per provare a tirarmi su ho ripreso a fare teatro. Da lì ho capito che volevo sul serio fare l’attrice, è stato come se mi fossi tolta una maschera, anche di fronte alle mie amiche e ai miei genitori. Ho pure lasciato il mio ragazzo perché aveva prospettive diverse. Sono andata a Roma e adesso mi sento me stessa, sono felice. Grazie a quella laurea ho capito cosa volevo fare e cosa no». Vivi a Milano, dove stai studiando all’Accademia dei Filodrammatici. Come ti trovi? «Molto bene anche se è impegnativa: sto studiando 9 ore il giorno. Però ho degli insegnanti che sono dei capostipiti del teatro, come Bruno Fornasari, Tommaso Amadio, Ambra D’Amico e Paola Bigatto». Prima studiavi a Roma al Teatro Azione. Perché hai deciso si spostarti a Milano? Nella capitale non avresti avuto più opportunità? «No. Non ho deciso io di lasciare Roma ma essendo stata presa a un’accademia di livello nazionale come quella dei Filodrammatici, in cui vengono ammessi solo dodici studenti (sei maschi e sei femmine) per classe, non potevo certo rinunciare! E poi è un percorso totalmente gratuito per tutti e due gli anni». Lucca ti manca? «Lucca la amo! È la sede dei miei affetti più grandi, ho qui le mie amiche storiche, ci conosciamo dall’asilo». Secondo te perché pochi giovani vanno abitualmente a teatro? «Il teatro si deve evolvere, ha un target di riferimento adulto ma le cose stanno cambiando». Nuovi progetti?«Sto lavorando alla seconda stagione di una fiction per Canale 5 che andrà in onda l’anno prossimo e io sarò una delle protagoniste della prima puntata».