Lucca

Covid-19, Asl Toscana Nord Ovest: lucchese il primo a ricevere la pillola Paxlovid

Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della determina di Aifa, anche nell’Azienda Usl Toscana nord ovest è iniziata la somministrazione del medicinale antivirale Paxlovid, le pastiglie prodotte da Pfizer e impiegate nel trattamento della malattia da Coronavirus 2019 negli adulti che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono ad elevato rischio di progressione a Covid 19 severa.

Il primo paziente trattato con il Paxlovid dell’Ausl si trova nell’ambito territoriale di Lucca.

A selezionare i pazienti adatti a ricevere il trattamento con il Paxlovid saranno i medici che hanno in cura malati di Covid19 con sintomi lievi o moderati. Il medicinale deve essere somministrato non oltre i cinque giorni dall’inizio dei sintomi.

Il trattamento, infatti, non è indicato per tutti, né sostituisce il vaccino (che rimane il principale strumento di prevenzione contro il virus), ed è sottoposto ad un rigido protocollo e allo stretto controllo degli specialistici medici. Esiste infatti una registro Aifa dedicato al monitoraggio dell’uso del Paxlovid, in cui i medici ed i farmacisti dovranno compilare la scheda di raccolta dati informatizzata.

Il trattamento con Paxlovid consiste nell’assunzione di due compresse di nirmatrelvir e una compressa di ritonavir, due volte al giorno, per 5 giorni.

Infatti, come di legge nelle raccomandazioni Aifa sui farmaci per la gestione domiciliare di Covid 19 (aggiornata allo scorso 28 gennaio), il medicinale contiene due principi attivi: il nirmatrelvir e il ritonavir, presenti in due compresse distinte. Il nirmatrelvir agisce riducendo la capacità del SARS-CoV-2 di replicarsi nell’organismo, mentre il ritonavir (farmaco già da tempo utilizzato nel trattamento dell’infezione da HIV) non ha attività antivirale ma funziona da booster farmacologico prolungando l’azione del nirmatrelvir.

Nell’Azienda USL Toscana nord ovest proseguono inoltre anche le somministrazioni di farmaci monoclonali, in particolare del Sotrovimab, sviluppato dalla Gsk. I trattamenti con monoclonali effettuati sono 113: 60 nell’ambito di Lucca, 24 nell’ambito di Livorno, 11 nell’ambito della Versilia, 9 nell’ambito di Massa-Carrara, 4 nell’ambito della Valdera, 3 nell’ambito delle Valli Etrusche, 2 nell’ambito della Valle del Serchio.