Lucca

Angela, l’escursionista «di professione»

Come inizia questa storia? «Sono sempre stata appassionata di escursioni già da quando ero piccola con i genitori e con gli amici». Quali studi hai fatto?«Sono laureata in Biologia all’Università di Pisa e in quel frangente ho conosciuto le realtà degli orti botanici montani. Ciò mi ha portato a voler approfondire anche lavorativamente questo ambito. Successivamente ho trovato un corso per guida ambientale e ho preso la qualifica regionale nel 2019».  Che cosa c’è negli orti botanici montani? «Negli orti botanici che si trovano nel nord della Toscana, ci sono piante che vivono naturalmente in quei luoghi».  I più vicini a Lucca?«Uno nei pressi della Pania di Corfino in Alta Garfagnana. Altrimenti: uno in provincia di MassaCarrara e si chiama Orto Botanico delle Alpi Apuane; un altro vicino all’Abetone. Questo è il momento giusto». Come funziona il tuo lavoro? «Va costruito da zero: bisogna conoscere gli ambienti naturali. La guida ambientale porta a fare un’escursione in natura e conosce di più gli aspetti ecologici di un certo territorio. Conosce un territorio a livello escursionistico, di sentieristica, idea un percorso e una tipologia di clienti che possono affrontarlo e anche goderne; poi si fa pubblicità nei modi in cui riesce. Mi trovo con piacere con famiglie, con ragazzi giovani o con anche coppie, adulti. Faccio la guida nelle associazioni con cui collaboro da tempo».  In questi dodici mesi di pandemia l’escursionismo è sbocciato. Che ne pensi? «Ho notato l’esigenza di spostarsi il più possibile fuori dal proprio contesto abituale. Ho visto come è cresciuta sempre di più la curiosità di approcciarsi all’escursionismo. È cresciuta la richiesta di viaggi a piedi. Il mio consiglio è quello di partire gradualmente e, se non si è a conoscenza di un percorso o di una zona, di affidarsi a guide che studiano e si formano continuamente». Quanto studi? «Lo studio è costante. Un aspetto condiviso da tutte le guide è non dar mai niente per scontato: essere sempre alla ricerca non solo di nuovi percorsi, ma conoscere anche le realtà locali. Quello che facciamo è anche promuovere un territorio, far conoscere posti nei quali alloggiare, dove mangiare e attività anche culturali. Nel percorso a piedi non c’è solo l’aspetto fisico-sportivo, ma anche di intrattenimento: ci può essere una passeggiata che si conclude con un piccolo concerto o con una degustazione». Che cosa stai facendo adesso?«Sono all’interno dell’Orto Botanico di Lucca per un tirocinio e la mia attività lavorativa come guida ambientale è rallentata». Di cosa ti occupi?«Io e l’altra ragazza siamo occupate nella parte di collezione delle medicinali che ospita più di 300 specie: abbiamo fatto partire da zero alcuni cassoni sopraelevati per un orto didattico. Questo in qualità di laureate dopo aver vinto una selezione, perché il tirocinio è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca». Fai altre attività?«Sono volontaria di Legambiente Capannori: stiamo portando avanti passeggiate in un’area naturalistica della zona del Bientina: io mi occupo del Lago della Gherardesca»