Lucca
Torre del Lago, Lorenzo Biagi: “voglio fare il direttore d’orchestra”. E c’è riuscito
Alle scuole medie capii che il pianoforte non mi bastava; cercavo una completezza musicale, ed in quel momento decisi che da grande volevo fare il direttore d’orchestra. Studiai al Liceo Musicale di Lucca, entrai a suonare in orchestra e cercai di carpirne i primi segreti.
Nel 2014 mi diplomai e feci l’esame di ammissione al corso di Direzione d’Orchestra di Firenze e fui ammesso. Da lì è iniziato il mio lungo percorso di studi che mi ha dato tantissime soddisfazioni e gioie e che ha culminato con l’ammissione al Corso di Alto Perfezionamento Musicale più importante in Italia, col Maestro Donato Renzetti».
Il direttore d’orchestra sta dentro tutto questo e lo vive in modo completo e quasi ossessivo.
Il direttore d’orchestra deve conoscere l’arte del compromesso e deve essere psicologicamente forte e stabile. La conoscenza di sé e la sicurezza in sé stessi sono fondamentali. Non ci si abitua mai a questa emozione».
Ho una particolare predilezione verso gli autori classici, in particolar modo verso Haydn e Mozart, ma adoro Traviata, Rigoletto, Madama Butterfly, la Nona sinfonia di Beethoven, la Quarta di Tchaikovsky, la Prima di Mahler… e così via».
Ma ho dei ricordi bellissimi di tre concerti con solisti fantastici, oppure la preparazione di una delle mie Sinfonie preferite con l’orchestra del Boccherini, la Storia dell’Elefantino Babar di Poulenc realizzata per le Scuole di Lucca, un concorso con un’orchestra davvero incredibile al Conservatorio di Milano».