Lucca

Aliperti, giovane cantautore lucchese: “Ho sperimentato molto per trovare la mia musica”

Come sei arrivato ad essere un cantautore? «Il primo approccio con la musica l’ho avuto da bambino. Non ricordo la prima volta che ho suonato il pianoforte. Mia mamma, che era cantante lirica nel coro di Torre del Lago, mi fece prendere le prime lezioni di pianoforte improntato alla musica classica. A 12-13 anni iniziai a prendere sul serio la musica con lezioni di pianoforte moderno: scoprii la chitarra. Presi per un paio di anni lezioni di chitarra. Già quando suonavo il pianoforte a 10-12 anni iniziai a scrivere qualcosa solo per pianoforte: mi piaceva cercare dei suoni: è la filosofia che adotto anche oggi: se c’è qualcosa che voglio ascoltare, me la scrivo. Col tempo ho iniziato a scrivere canzoni cantate. Ho scritto sempre di più, ho sperimentato per trovare la mia dimensione». Com’è il rapporto con la tua musica?«Mi sento molto rappresentato da quello che scrivo». Attualmente in Italia i due stilemi del cantautorato sono l’indie e l’ItPop: ti rappresentano? «Sì, però penso di fare come mi pare: non scrivo canzoni per essere etichettato e ritengo che sia sacrosanto pensarla in questo modo, perché se pensassi di scrivere canzoni e di stare dentro l’indie probabilmente non sarei più Aliperti. Dall’esterno potrei dirti che sono indie». Com’è il tuo modo di fare musica? «Ci sono quei i giorni in cui dico “questa cosa che ho in testa la voglio mettere in musica” e lo faccio. Però spesso parto dai suoni. Nella scrittura dei testi attingo sia dal vissuto sia da tutto ciò che mi arriva anche indirettamente – esperienze di persone che conosco, libri, film – cercando di unirlo alla mia esperienza quotidiana». Nelle tue canzoni parli delle relazioni fra le persone e della dinamica dei sentimenti. «Il tema della relazione è fondamentale. È la cosa che mi ispira maggiormente, parlare delle relazioni fra persone. In questo momento mi ispira molto la figura della donna». Cosa ti caratterizza? «La sequenza di immagini nelle canzoni: per me è importante che sia una sequenza fotografica». È in arrivo un album? «Sì, ci stiamo lavorando, ma non a breve. Abbiamo iniziato un progetto da capo, poi col tempo faremo uscire qualcosa». Hai una casa discografica? «La Formica Dischi di Montecatini». Cosa ti ha dato l’esperienza nel noto talent show “Amici” di Maria De Filippi? «Mi sono portato a casa un’esperienza che è più simile al lavoro. Mi ha fatto bene perché mi ha fatto crescere a livello professionale. Il talent mi ha dato una sfumatura diversa del lavoro». Vivere di musica: ci stai riuscendo? «Per ora è un obiettivo. L’idea è di continuare a investire forze e tempo per raggiungere quest’obiettivo». Pensi di lasciare Lucca per crescere musicalmente e vivere di musica? «Mi interessa sperimentare una grande città. Comunque, anche se uno nasce a Lucca non è che deve pensare che non c’è nessun modo per farcela».

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