Lucca

L’impegno di Anffas Lucca, perché sia estate per tutti

Quello di Anffas Lucca è e sarà un agosto all’insegna dell’esplorare, insieme, attività e cambiamenti. Oltre ad avere sempre servizi di assistenza accreditati, dopo il lockdown Anffas ha adempiuto a tutte le normative nazionali e regionali ed è subito tornata ad attivare tanti progetti nelle strutture.

Fra questi, c’è «Palestra di vita» che, nel complesso «Il cortile di casa nostra» a San Pietro a Vico, promuove socializzazione, consapevolezza e creatività dedicandosi a ragazzi con disabilità intellettiva e relazionale che concludono il percorso scolastico.

Per i più piccoli in età scolare, invece, il treno dell’estate 2020 sfreccia su due binari paralleli. «In una prima direzione, realizziamo interventi su incarico delle famiglie, coperti dal contributo della ASL» spiega Manuel Graziani, direttore di Anffas Lucca «organizziamo la vita con loro in diverse attività ludiche e di assistenza alla persona in vari luoghi, dalla piscina al campo estivo».La seconda linea viene definita da interventi di assistenza alla comunicazione, coperta da specifici incarichi dei Comuni della Piana di Lucca per recuperare, fra compiti e attività a domicilio, ore scolastiche non fruite e a causa del Covid.Ci sono molti altri progetti in corso ad Anffas, ma com’è per i ragazzi tornarvi e trovare molti cambiamenti in soli pochi mesi?«La prima emozione è di stupore del nuovo» racconta Graziani «dopo tre mesi i ragazzi rivedono l’autista tornare a prenderli con il pulmino, rivivono l’emozione del primo distacco dalla famiglia. Ritrovano il loro posto ma prima vedono che devono misurare la febbre. E poi “perché saliamo in pochi?” chiede qualcuno e aggiunge “sono un po’ più solo, ma riconosco la strada”. Nelle strutture trovano un ambiente cambiato: il tavolino con il proprio nome non c’è più, ci sono oggetti funzionali alle norme ma diversi».

Mentre ci si allena a portare la mascherina ed usare il gel per le mani che «appiccica», un po’ di disorientamento iniziale si mischia alla gioia di rivedere compagni e educatori non più in videochiamata, anche se «ci si può abbracciare ancora solo a distanza». Grande il lavoro di educatori ed operatori che ora continuerà anche ad agosto, nell’aiutare ad orientarsi e comprendere, per riconquistare un nuovo assetto di vita.

Foto tratta da: http://www.anffaslucca.org/progetto-cose-e-persone-anffas/