Lucca

Opera del Duomo di Lucca: il monachesimo può cambiare il mondo? Programma d’incontri

A proposito del monachesimo, la sociologa francese Danièle Hervieu-Léger scrive: «Nulla sembra più estraneo alle trasformazioni e alle turbolenze del mondo di quella forma di vita comunitaria retta da una Regola ereditata dai tempi più antichi del cristianesimo, e la cui caratteristica è di implicare, per quanti vi si impegnano, una messa al bando radicale di tutti gli interessi mondani. Tuttavia il punto di vista cambia se si ipotizza che quella forma di vita, dandosi come anticipazione del Regno che verrà, condensi tutte le tensioni e le contraddizioni del rapporto fra il cristianesimo e il mondo. Caratteristica dell’utopia monastica è infatti quella di mettere a nudo i complessi giochi che si stabiliscono fra i tre regimi di tempo che costruiscono questo rapporto: il tempo del mondo e della società, anzitutto; poi il tempo della Chiesa, che lavora sul lungo termine per estendere la sua influenza fino ai confini della terra; infine il tempo del Regno, al cui orizzonte si dispiega l’attesa cristiana di un’alternativa radicale ai primi due regimi di tempo, entrambi iscritti nella storia».

Il monachesimo, nel corso della storia dei tempi cristiani non è stato solo un segno profetico sul futuro del Regno di Dio ma, proprio per questo, ha avuto uno sguardo dall’alto sull’uomo ed è stato capace di promuoverne la vita: i monasteri sono stati sempre centri di trasmissione della cultura, promozione artistica, miglioramento della vita economica e sociale.

Anche la nostra terra ne ha beneficiato e fin dall’antichità; infatti dai monti pisani del tempo di san Frediano fino alla Garfagnana, il territorio è stato costellato di eremi e di monasteri, alcuni dei quali – ormai veramente rari – sono ancora presenti.

Ma oggi il monachesimo può contribuire a cambiare il nostro mondo? Può essere ancora il segno del Regno di Dio? Può mostrare un’umanità trasfigurata dall’incontro con il Cristo e capace di vivere nella fraternità o nella solitudine? È ciò che si vuole approfondire con l’itinerario proposto ed espresso in vari linguaggi: dalla mostra fotografica sulla vita nell’eremo diocesano di Minucciano, alla riflessione storica del professor Franco Cardini, dalla narrazione filmica su problemi contemporanei al canto monastico e, infine, all’incontro con una comunità monastica.

Programma

  • Domenica 24 settembre: ore 17, Oratorio S. Giuseppe in piazza Antelminelli (Lucca) inaugurazione mostra fotografica di Giovanni Nardini sulla vita monastica all’Eremo di Minucciano; ore 18 concerto di canti monastici Cantores Lucenses di Bagni di Lucca. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 22 ottobre con il seguente orario: lunedì-venerdì ore 15-18; sabato-domenica ore 10-12 e 15-18.

  • Lunedì 2 ottobre: ore 17, Salone dell’Arcivescovato (Lucca) conferenza «Il monachesimo protagonista di cambiamenti nella società e nella chiesa», interviene il professor Franco Cardini.

  • Lunedì 9 ottobre: ore 17, Auditorium Banca del Monte, piazza S. Martino (Lucca) proiezione del film: «Le confessioni» di Roberto Andò. Introduzione e commento del dott. Marco Vanelli (in collaborazione con Cineforum Ezechiele 25,17).

  • Lunedì 16 ottobre: ore 16, incontro con la comunità monastica delle monache Carmelitane al Monastero (Monte San Quirico); è possibile concordare la partenza da un punto comune.