Lucca

Bagni di Lucca, risponde il candidato sindaco Claudio Gemignani

Il Candidato si presenta: “Sono Claudio Gemignani, ho 35 anni, abito a Gombereto, piccola frazione di collina del nostro Comune, di circa 50 abitanti. Fidanzato con Kety Bastiani, sono attivo in parrocchia e in paese, dove sono presidente dell’Associazione paesana. Sono maestro elementare di Religione Cattolica. Ho deciso di candidarmi perché amo Bagni di Lucca di un amore profondo. Credo in tutte le sue potenzialità che in queste 5 anni sono state soffocate da vera lungimiranza amministrativa. Sono tesserato in Forza Italia da sempre. Essendo stato consigliere Comunale dal 2004 al 2012, conosco la macchina comunale. Questo unito ad u gruppo giovane, coeso, sarà garanzia di buon governo del quale Bagni di Lucca ha nuovamente bisogno”.

 

Quali sono i progetti per il volontariato e per le associazioni presenti sul suo territorio?“Abbiamo intenzione di mantenere il rapporto istituzionale di fiducia, collaborazione e sostegno alle attività storiche del volontariato a Bagni di Lucca, in primo luogo la Croce Rossa Italiana che da tanti decenni è una realtà viva e insostituibile per l’assistenza e il soccorso alle persone sul territorio, nonché per l’attività di protezione civile in caso di emergenze naturali. Nel contempo affiancheremo le iniziative benefiche di sostegno alle famiglie e alle persone bisognose, portate avanti da Auser Filo d’ Argento in sintonia con la Parrocchia di Bagni di Lucca. Intendiamo come volontariato anche le numerose attività di carattere socio-culturale-sportivo promosse ed organizzate sul territorio comunale da numerose associazioni alle quali vogliamo ripristinare un contributo che negli ultimi anni è stato loro negato dall’amministrazione uscente”.

 

Quali forme di partecipazione intende promuovere per coinvolgere la cittadinanza nelle scelte comuni e favorire un superamento della diffusa disaffezione nei confronti della politica?“Intendiamo innanzi tutto proseguire, come stiamo facendo in campagna elettorale, nell’ascolto dei cittadini, per avere il sentore preciso di quelle che sono le esigenze e le necessità più impellenti della popolazione nella varie frazioni del comune. La consultazione periodica dei cittadini sarà quindi un punto fermo del nostro modo di amministrare per coinvolgere la cittadinanza nelle scelte che sono fondamentali per la qualità della vita, formando una lista di priorità di interventi condivisa tra i vari paesi. Abbiamo anche in mente di istituzionalizzare la “Banca del tempo” : vale a dire libere associazioni tra persone che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane. Lo scambio è alla pari: un’ora contro un’ora, ad esempio, per vari servizi (tra cui anche la custodia dei bambini) per i quali ognuno può mettere a disposizione parte del proprio tempo libero a favore di altri. Come tutte le associazioni, questa forma di partecipazione volontaria sarà regolata da un atto costitutivo e da uno statuto. Cercheremo di avvicinare i cittadini all’amministrazione, favorendo la ripresa di un dialogo per istaurare rapporti di reciproca collaborazione, ognuno naturalmente nel rispetto del proprio ruolo, al fine di diffondere quel senso di fiducia nella politica, anche amministrativa, che è andato smarrito nella comunità. In questo senso daremo vita ad alcune commissioni (ambiente, sport, consulta giovani e turismo…), nelle quali saranno invitati a partecipare e farne parte integrante cittadini esterni al consiglio comunale, per portare il loro contributo di idee e di proposte che consideriamo essenziale per sentirsi tutti parte integrante della comunità”.

 

Che cosa pensa di fare per la trasparenza della pubblica amministrazione?“Porteremo avanti un programma di trasparenza concreta, consistente in riunioni informative periodiche (almeno 1 o 2 volte l’anno) da effettuarsi in tutte le frazioni del comune dove gli amministratori eletti faranno rapporto alla cittadinanza sulle attività espletate e su quelle programmate ancora da realizzare, il tutto corredato da dati concreti, tecnici, economici e di impatto socio-ambientale. Sarà istituita la funzione del Delegato di Frazione che rafforzerà la presenza e la voce dell’amministrazione comunale all’interno delle varie frazioni e, al contempo, costituirà un’opportunità di raccolta di informazioni, suggerimenti, considerazioni e osservazioni che avvicineranno i cittadini alla stessa amministrazione in modo sinergico e utile a vicenda”. È evidente il notevole spopolamento del territorio di Bagni di Lucca e il degrado della città. Che cosa intende fare per fermare l’esodo dei giovani dal comune e promuovere il turismo termale?“E’ evidente che anche lo spopolamento di Bagni di Lucca risente del dato di decrescita demografica nazionale, ma che qui appare comunque accentuato, dato la vastità del territorio in prevalenza montano e le scarse possibilità di impiego. Ci dobbiamo porre l’obbiettivo di frenare questo spopolamento, incentivando , soprattutto nella giovani coppie, il desiderio di restare sul territorio, in particolare nei paesi di montagna, mettendo in campo agevolazioni di carattere fiscale, ad esempio per i piccoli negozi che sono veri presidi socializzanti per la popolazione. Bisogna poi assicurare il decoro dei paesi ed anche una puntuale e sistematica manutenzione della viabilità di collegamento. Per le politiche giovanili abbiamo intenzione di creare una “consulta giovani” permanente, ricercare e mettere a disposizione spazi comunali per il tempo libero e le attività culturali. Ad esempio intendiamo finire la ristrutturazione, iniziata dall’amministrazione Donati e poi abbandonata, delle cantine sotto il Circolo dei Forestieri, trasformarle in locale accogliente e polifunzionale da dare in gestione ai giovani. Il rilancio turistico non può prescindere da un rilancio del termalismo e delle terme nel suo insieme. Sarà perciò necessario incontrarsi con l’attuale gruppo privato che gestisce gli stabilimenti termali e trovare un’intesa per il futuro, studiando delle strategie promozionali condivise, che mettano però ben in evidenza tutto il territorio comunale. Quindi un termalismo che sia si proiettato nella ricerca del benessere psico-fisico della persona, ma , nel contempo, si apra alla conoscenza del territorio e al suo enorme patrimonio storico-artistico e paesaggistico, da offrire come pacchetto completo di soggiorno al turista. Non tanto quindi compartimenti stagni, dove ognuno fa la propria parte da solo, ma una collaborazione di tutta la città e tra tutti gli operatori del commercio, della ristorazione e della ricettività, per creare un’offerta comune da promuovere a tutti i livelli, sia in Italia che all’Estero. Non ultima anche la politica culturale e le manifestazioni dovranno fare un salto di qualità e cessare di essere slegate fra loro, ma inserite in percorsi organici comuni, coinvolgenti le tante associazioni che operano sul territorio e il territorio stesso per trasformarsi in un investimento di grande richiamo per visitatori e turisti. Quindi eventi e iniziative non tanto elevate nel numero, ma valide dal punto di vista della proposta artistica e culturale, ma anche del semplice intrattenimento”.